#aiutiamociBelluno, un centinaio le famiglie in difficoltà per il Covid

#aiutiamociBelluno, un centinaio le famiglie in difficoltà per il Covid

Si è chiuso nei giorni scorsi il primo bando di presentazione delle domande di #aiutiamociBelluno, iniziativa del Fondo Welfare e Identità Territoriale (in foto), in collaborazione con il Comitato d’Intesa, relativo all’ambito di Belluno. Nel frattempo, si è aperto anche un secondo bando, relativo all’ambito di Feltre. Il progetto era cominciato nei mesi scorsi, con la raccolta di fondi per le emergenze sociali derivanti dalla pandemia. «Grazie alla generosità dei bellunesi abbiamo raccolto 44mila euro – spiega la presidente del Fondo Welfare, Francesca De Biasi -. Una cifra importante che servirà a sostenere lavoratori e famiglie colpiti dal Covid. Per molti, infatti, oltre al virus la pandemia ha significato un drastico calo del reddito, con rischio di marginalizzazione economica e sociale. Un problema che è molto più diffuso di quanto si possa immaginare. Il bando chiusosi pochi giorni fa dedicato all’ambito di Belluno ha visto la presentazione di un centinaio di domande».

Le risorse cominceranno a essere erogate quanto prima e serviranno per il pagamento di affitti, mutui, utenze (acqua, luce, gas, riscaldamento), spese condominiali e altre tipologie. Il contributo massimo erogabile è di 800 euro a nucleo famigliare. Intanto è stato aperto anche un secondo bando, dedicato all’ambito di Feltre. Possono partecipare tutti i lavoratori che hanno registrato un calo del reddito conseguente all’emergenza Covid 19.

«La pandemia ha messo in risalto ancora una volta la fragilità del nostro territorio – continua Francesca De Biasi -. Ma ha anche riportato l’attenzione sulla grande generosità dei bellunesi. Per questo ringraziamo tutti coloro che hanno donato qualcosa al progetto #aiutiamociBelluno e ai lavoratori che hanno firmato per la delega di un euro dalla loro busta paga. Ci auguriamo che il Fondo possa essere uno strumento di rapido rilancio delle nostre comunità, con un aiuto concreto come era stato all’indomani della tempesta Vaia». 

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