Accoglienza migranti, nuovo appello del Prefetto: «Esauriti i posti. Servono strutture»

Accoglienza migranti, nuovo appello del Prefetto: «Esauriti i posti. Servono strutture»

«In queste tre settimane non è cambiato nulla»: il Prefetto di Belluno, Mariano Savastano, rilancia con ancora maggior forza il suo appello dello scorso 4 ottobre riguardo alla necessità – meglio, all’urgenza – di strutture per l’accoglienza di migranti in provincia.

«Non voglio cali di tensione e di attenzione su questo tema: – afferma Savastano – in queste settimane non ci sono state risposte e le trenta brandine già pronte recuperate a Trieste sono ancora stoccate in un deposito. Invoco la partecipazione attiva e la solidarietà di sindaci, enti, associazione e privati cittadini: nonostante riunioni periodiche e di emergenza, non ci schiodiamo dai 400 posti letti disponibili, che sono ormai esauriti».

«Se non verranno offerte nuove disponibilità, potremmo non essere più in grado di garantire un tetto alle persone che arriveranno», ha continuato il Prefetto.

Con gli arrivi di ieri pomeriggio (quattro adulti e un minore) salgono a 398 i posti letto occupati in provincia; con lo spazio per le trenta brandine il sistema potrebbe rifiatare. Ci sono poi soluzioni sul medio-lungo periodo: l’ex scuola di Orzes (messa a disposizione dal Comune di Belluno) e la struttura di Col di Cugnan di proprietà dei Frati di Mussoi garantirebbero rispettivamente 20 e 30 posti ulteriori, ma serve trovare una cooperativa che prima si accolli i costi per gli – indispensabili – lavori agli impianti idraulici, senza i quali gli edifici non sono utilizzabili.

All’accoglienza degli adulti si affianca poi quella dei minori: si continua con l’assegnazione ai comuni più popolosi, visto anche l’esito negativo del bando per la realizzazione di un CAS – Centro di Accoglienza Straordinaria da 15 posti.

La Prefettura (ri)chiama quindi tutti alla solidarietà, mettendo sul piatto anche i freddi numeri: «Siamo a quota 170mila sbarchi, entro fine anno arriveremo a 200mila, perchè il flusso continua e continuerà. Ogni settimana in Veneto arrivano tra i 100 e i 200 migranti, ridistribuiti poi nelle diverse province, e continuerà così fino a Natale. – evidenzia Savastano – Sono convinto che accogliere e integrare sia necessario tanto dal punto di vista umano che da quello “politico” in senso lato».

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