Da Vaia a oggi Enel ha investito in provincia 90 milioni di euro. Altrettanti saranno quelli utilizzati per le reti elettriche da ammodernare o potenziare in vista delle Olimpiadi. Un impegno che i dirigenti nazionali dell’azienda elettrica hanno preso con la Provincia di Belluno, nel corso di un vertice andato in scena qualche giorno fa. Un impegno sancito anche dal ministro D’Incà, presente al all’incontro con il presidente Roberto Padrin e il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi.
Sul tavolo, tante le tematiche. Dall’interramento degli elettrodotti alla permanenza delle sedi operative di Polpet. Ma c’è un argomento che è particolarmente importante per il Bellunese: Enel e Provincia infatti lavoreranno insieme per allargare le fasce di rispetto attorno alle linee elettriche. Fasce che oggi sono di 10 metri, ma la presenza di piante molto più alte le rende quasi inutili. Lo si è visto anche nell’ultima emergenza neve, quando alberi di alto fusto sono caduti provocando diversi disservizi.
«Per cambiare le fasce di rispetto serve una norma ad hoc, ma ci lavoreremo come coordinamento delle Province interamente montane – fanno sapere Padrin e Bortoluzzi -. Intanto abbiamo lanciato un’idea che Enel ha accolto favorevolmente: quella di un taglio selettivo delle piante più alte che possono interferire sulle linee». Insomma, basta blackout.
«Il nostro territorio ha dato, e continua a dare, un notevole contributo energetico al Paese: ecco perché l’incontro con i rappresentanti di Enel si è rivelato particolarmente importante per porre l’attenzione su alcuni tasselli fondamentali – il commento del Ministro D’Incà -. Un’attenzione che Enel ha affermato di dimostrare, insistendo sul valore del capitale umano e sull’importanza della sicurezza nei confronti del territorio. Continueremo a confrontarci sui temi discussi e a portare le istanze a tutela del territorio, per lavorare assieme anche sotto il profilo della prevenzione e della tutela ambientale».