Non è un semplice video, è qualcosa in più: si intitola “112 e 113”. È stato promosso dall’associazione Dafne. E ha lo scopo di fare luce – soprattutto agli alunni legati scuole primarie – sull’importanza di questi due numeri nell’ambito della violenza sui minori. Video che verrà presentato ufficialmente mercoledì 8 (ore 18.20) in Sala Bianchi, a Belluno (viale Fantuzzi). All’appuntamento sono invitati i dirigenti scolastici, gli insegnanti, i genitori, gli educatori.
«Oltre il 36 per cento di minori – spiegano dall’associazione Dafne – è vittima di una qualche forma di violenza, ma solo una piccolissima parte di questi reati emerge. Più è bassa l’età della vittima, più è difficile che riesca a chiedere aiuto. Da qui l’idea di creare uno strumento semplice: due numeri telefonici, facili da ricordare e digitare per chiedere aiuto in ogni situazione: quando si è vittime, quando si è testimoni, quando si vuole fare arrivare soccorsi».
Dalla fantasia di Francesca Mussoi è scaturita la storia di “112 e 113” due fratelli supereroi, sempre pronti a correre in aiuto dei bambini: il video fa parte della programmazione del progetto Otuia/Aiuto, finanziato dal Bando di Co-progettazione 2021 del Csv Belluno-Treviso, e i contenuti sono stati condivisi con le Forze dell’ordine.
Dafne interverrà nelle classi su richiesta degli insegnanti, assieme ai referenti delle Forze dell’Ordine, per spiegare come, quando e perché si possono chiamare questi numeri e quando invece non è opportuno farlo.
La voce narrante è di Silvana Vignaga, registrata da Lorenzo Cassol, mentre l’ideazione, i disegni e il montaggio sono di Marta Mellere e le riprese video di Alberto Montresor.