Vertice a Venezia sul trasporto, è sempre più emergenza autisti

Vertice a Venezia sul trasporto, è sempre più emergenza autisti

Nessuna nuova, buona nuova. Non funzione più l’antico proverbio. Sul fronte del trasporto pubblico non ci sono novità. Se non quella che l’emergenza autisti è sempre sul filo del rasoio. Ed è condivisa da Belluno con le altre province del Veneto.

È emerso con forza anche nell’incontro di ieri (17 ottobre) in Regione, tra Provincia, sindacati e Dolomitibus.

«Se vogliamo salvare il servizio di trasporto pubblico nel Bellunese, dobbiamo partire dall’idea che le criticità registrate nelle ultime settimane sono le stesse di Padova, di Verona, delle altre province venete. Si tratta di un problema che va analizzato su due livelli: uno immediato, che parte dalla carenza di autisti, e uno di lungo raggio che richiede di mettere in campo un cambio di rotta per questo mestiere, come per altri che negli ultimi anni hanno perso di appeal». È la sintesi del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, al termine del vertice che ha messo sotto la lente il tema del trasporto pubblico locale e dei disservizi dell’ultimo mese.

Dalla Regione sono arrivate rassicurazioni sul perimetro di manovra possibile per Dolomitibus, grazie all’approvazione della flessibilità del 5% sul totale del tpl effettuato come incremento del corrispettivo chilometrico, e anche grazie all’aumento del Fondo nazionale trasporti, che ha portato ulteriori 14,7 milioni di euro in Veneto da distribuire tra le province. 

«Se la carenza di autisti che sta mettendo in crisi il sistema è un problema di risorse, intese come salari, bisogna intervenire con integrazioni. Questo indicano i sindacati, insieme alla difficoltà a trovare alloggi per chi volesse venire a lavorare a Belluno» continua il presidente Padrin. «Poi però bisogna capire come rendere sostenibile il servizio in futuro, andando a reperire quel personale che oggi manca. Per farlo bisogna individuare quali altri aspetti sono dirimenti oltre al salario. L’analisi uscita dal vertice in Regione è stata utile per allargare lo sguardo e capire quale è la situazione fuori dal Bellunese. Mal comune non è certo mezzo gaudio, ma la carenza di autisti è uguale per dimensioni anche a Padova e Verona, e molto simile in altri territori del Veneto. Significa che è l’intero sistema del trasporto pubblico a essere in difficoltà. È un percorso complicatissimo che va affrontato con l’aiuto di tutti. La Provincia sta lavorando da settimane, a fari spenti, per tamponare l’emergenza. E la Regione è impegnata a dare maggiori garanzie alle aziende di trasporto pubblico sui territori».

Nei prossimi giorni sono previsti altri tavoli di confronto, a partire dall’assemblea dei sindaci convocata per giovedì pomeriggio.

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