Ospedale di Agordo, nuovi servizi e investimenti: «Non dimentichiamo la montagna»

Ospedale di Agordo, nuovi servizi e investimenti: «Non dimentichiamo la montagna»

«Non dimentichiamo la sanità di montagna»: così il commissario dell’Ulss 1 Dolomiti Giuseppe Dal Ben ha chiuso la presentazione dell’attività dei primi mesi del 2023 dell’Ospedale “Papa Giovanni Paolo I – Papa Luciani” di Agordo. Lo ha fatto dopo aver presentato i numeri degli accessi, i nuovi servizi e gli investimenti infrastrutturali, conclusi e prossimi.

I NUMERI DEL “PAPA LUCIANI”

Con 715 ricoveri e 7.666 accessi al pronto soccorso da gennaio a luglio, l’attività del “Papa Luciani” è tornata ai livelli pre-pandemia ed è destinata anche a far registrare numeri maggiori; oltre 30.500 le prestazioni ambulatoriali (+ 6% rispetto al 2022), con un incremento del 20% nella medicina generale e in radiologia. Oltre 1100 gli interventi, con 79 operazioni di chirurgia vascolare in sette mesi, lo stesso numero degli interventi effettuati in tutto il 2022.

LE NOVITÀ, TRA SERVIZI E STRUTTURE

A spiegare i numeri in salita, anche le novità a livello di servizi attivati in questi mesi: l’inserimento nell’equipe dell’ospedale di comunità di un fisioterapista; l’apertura degli ambulatori per visite geriatriche, epatologiche o per le prestazioni ecografiche (con una stima di 900-1.000 ecografie all’anno); l’incremento della chirurgia elettiva protesica del ginocchio e dell’anca (300 interventi stimati nel 2023); l’aumento dell’attrattività dei pazienti extra Ulss, ossia da fuori provincia e da fuori regione, ma anche stranieri; ; l’autorizzazione di sei posti letto di OBI – Osservazione Breve Intensiva al Pronto Soccorso, che permette di far convivere i picchi d’accesso con trattamenti ed osservazioni che richiedono diverse ore, evitando al contempo i ricoveri; le visite anestesiologiche da remoto.

Da ottobre, poi, saranno possibili nuove tipologie di intervento nell’ospedale agordino: in particolare – grazie al primario di Urologia del San Martino di Belluno, il dottor Marcello Repele – potranno essere effettuati anche interventi per l’impianto di benderelle sotto uretrali nei pazienti affetti da incontinenza urinaria da sforzo.

Le novità però non riguardano solo i servizi: il Pronto Soccorso è stato rimesso a nuovo con un investimento da 3 milioni di euro (grazie anche al Fondo dei Comuni Confinanti), ed è stato realizzato l’Ospedale di Comunità. Altri importanti interventi sono in vista, sia sul fronte della strumentazione che delle infrastrutture.

«LA MONTAGNA NON È DIMENTICATA»

Un bilancio dell’attività più che positivo, una lunga lista di servizi e investimenti cospicui: «Questo dimostra l’attenzione dell’Azienda sanitaria al cittadino: vogliamo investire ancora sulla sanità di prossimità, sul portare i servizi il più vicino possibile agli utenti mantenendo e garantendo un altissimo livello qualitativo. – ha spiegato il commissario Dal Ben – Non ci siamo dimenticati della sanità di montagna».

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