«Non ci sarà alcun collegamento sciistico tra Padola e Sesto: la Provincia di Bolzano ha rigettato il progetto». Lo affermano i vertici di Mountain Wilderness.
«Con la “strategia dello spezzatino”, la politica porta avanti le varie parti di un progetto di sviluppo turistico insostenibile. Ma questo disegno, pezzo dopo pezzo, non riduce l’impatto ambientale e paesaggistico complessivo. Semmai è un escamotage per calmierare i contrari. La continua costruzione di impianti di risalita, di bacini di accumulo dell’acqua, di impianti per l’innevamento artificiale, e l’utilizzo dei prati come piste da sci, alterano in maniera innegabile il territorio in cui viviamo. E i prati innevati artificialmente, che rinverdiscono a stagione primaverile inoltrata, ne sono un esempio eclatante».
Secondo Mountain Wilderness, nemmeno il traffico automobilistico diminuirà con la realizzazione degli impianti di risalita: «Al contrario, nelle valli aumenterà, visto che i comprensori sciistici costituiscono dei forti elementi di richiamo. Per questi motivi l’industria dello sci contribuisce in maniera significativa ai cambiamenti climatici. In un contesto europeo sempre più attento all’efficientamento energetico, promuovere una pratica ricreativa-sportiva energivora non è coerente con le politiche ambientali comunitarie».
E concludono: «Sorprende che siano solo gli “ambientalisti” a dover ricordare alla classe politica temi così importanti. Temi relativi alla sostenibilità dello sviluppo e legati al futuro delle nostre comunità, in un contesto ambientale già molto critico. Ci aspettiamo dalla politica lealtà, trasparenza e responsabilità nel gestire il territorio, evitando impatti irreversibili sull’ambiente e sul paesaggio».
