Mercatino, pista da ghiaccio e luminarie: questi gli ingredienti del Natale 2021 a Belluno, dopo l’assenza forzata di eventi dello scorso anno.

Tornano quindi le casette del mercatino, con una nuova formula più attenta ai prodotti locali, e Piazza Duomo ospiterà ancora la pista da pattinaggio.

LE CASETTE

L’organizzazione del mercatino di Piazza dei Martiri è stata affidata a Coldiretti, che parteciperà con 15 casette: gli 11 stand di vendita saranno posizionati fronte Liston, mentre i 4 di somministrazione di cibo e bevande si troveranno come da tradizione nei giardini.

Si inizierà con il primo weekend di dicembre: le casette di vendita saranno presenti nei weekend del 4 e dell’11 dicembre, poi dal 18 al 24 tutti i giorni, per chiudere con il fine settimana a cavallo di Capodanno.

Gli stand della somministrazione saranno invece presenti tutti i giorni, da  sabato 4 dicembre fino all’Epifania.

«Sarà un mercatino che coinvolgerà artigiani e aziende agricole locali; ogni weekend ci sarà un tema diverso – spiega l’assessora agli eventi Yuki D’Emilia -. Un mercatino che punta sulla qualità e sulla tipicità dei prodotti, andando così a valorizzare il territorio e i produttori, ed è il frutto di un’efficace collaborazione tra le parti».

GHIACCIO E LUCI

Sarà invece come da tradizione Piazza Duomo a ospitare la pista da pattinaggio: «Si è chiusa nei giorni scorsi la manifestazione d’interesse per realizzare la pista da ghiaccio e possiamo annunciare che questo Natale si tornerà a pattinare in centro storico – continua D’Emilia -. Anche in questo caso, le attuali norme per l’emergenza sanitaria comporteranno delle modifiche alla tradizionale organizzazione e gestione, ma la pista sarà grande come quella delle passate edizioni».

Anche il ghiaccio aprirà con il primo weekend di dicembre ma, a differenza dei mercatini, rimarrà in attività fino alla fine del mese di gennaio.

Confermate anche le luminarie in centro storico.

I COSTI

Oltre 90mila euro il valore dell’intera operazione: «Si tratta di un investimento importante, simile a quelli pre-Covid – commenta D’Emilia -. Certo, quest’anno non è stato semplice reperire tutti i fondi, ma abbiamo ritenuto importante dare un segnale di speranza e di ripresa; fondamentale è quindi diventato puntare non su grandi eventi, che rischiano di creare pericolosi assembramenti, ma iniziative di qualità e legate alla tipicità e alle caratteristiche del nostro territorio».