Dal Cadore all’Agordino, dal Feltrino alla Valbelluna: tutti uniti sotto un’unica bandiera. Ma oggi il tricolore è a mezz’asta. Perché questa è la giornata della riflessione e del ricordo per le vittime del Coronavirus. 

 

Più di cinquanta sindaci del Bellunese hanno aderito all’iniziativa promossa dalle istituzioni e dal territorio bergamasco. E rilanciata a livello nazionale. «È stata un’occasione straordinaria di riflessione, di unione fra gli oltre ottomila comuni italiani – sono le parole del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro -. Abbiamo voluto ricordare le vittime di questa tragedia, ma anche esprimere la nostra gratitudine agli operatori sanitari che ogni giorno lottano per la nostra salute, con sacrifici personali e familiari. A loro e a tutti i familiari delle persone che hanno perso la vita in questo drammatico periodo, abbiamo dedicato un enorme abbraccio, anche se solo virtuale». 

Sulla stessa lunghezza di pensiero, il presidente della Provincia, Roberto Padrin. Il quale, essendo anche primo cittadino a Longarone, era a Palazzo Mazzolà: «Ringrazio i consiglieri, che hanno accolto con disponibilità il mio invito a rappresentare l’ente provinciale in questo piccolo gesto simbolico: Massimo Bortoluzzi, Walter Cibien e Simone Deola. Ritengo che la Provincia dovesse essere la prima a partecipare a un momento di vicinanza alle zone più in sofferenza. Abbiamo ricordato le vittime del coronavirus e un pensiero in particolare va a chi soffre e ai loro cari. Ma non dimentichiamoci dei medici e degli operatori sanitari che si stanno adoperando per il bene di chiunque».