L’Adriese passa al polisportivo e ridimensiona le ambizioni dolomitiche

L’Adriese passa al polisportivo e ridimensiona le ambizioni dolomitiche

DOLOMITI BELLUNESI-ADRIESE 1-3 

GOL: 37’ Gioè (A), 56’ Corbanese (D), 59’ Forapani (A), 80’ Martimbianco (A).

DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Alcides (13’ st Cucchisi), Conti, Alari, Macchioni, Onescu, De Carli (43’ st T. Cossalter), Arcopinto (25’ st A. Cossalter), Artioli, Svidercoschi, Corbanese.

A disposizione: Di Tommaso, Sommacal, Fernandez, Toniolo, Faraon, Tuninetti. 

Allenatore: Diego Zanin. 

ADRIESE: Bonucci; Brigati (33’ st Martimbianco), Montin, Tiozzo, Gasparini (33’ st Feruglio), Danieli (8’ st Gemignani), Maniero, Forapani, Gioè, Moras (45’ st Campion), Ekblom (17’ st Farinazzo). 

A disposizione: Lazar, Rabbas, Zupperdoni, Tomasi.
Allenatore: Roberto Vecchiato. 

ARBITRO: Gianmarco Vailati di Crema (coadiuvato da Simone Della Mea di Udine e Marco Munitello di Gradisca d’Isonzo).

NOTE. Ammoniti Danieli (A) e Onescu (D). Angoli 4-5. Recupero 1’ pt. 5’ st.

La capolista espugna il polisportivo di Belluno. Una prova maiuscola da parte dell’Adriese, guidata dall’ex Belluno Roberto Vecchiato. Dopo una prima frazione più equilibrata ma con gli ospiti in vantaggio a ridosso dell’intervallo, nella ripresa la Dolomiti Bellunesi trova il pari, ma tre minuti più tardi l’Adriese sorpassa di nuovo, per poi calare il tris definitivo. Con questa sconfitta s’interrompe a sei la striscia di risultati utili consecutivi. La nota lieta però arriva dal ritorno al gol di capitan Corbanese che non segnava dal 29 ottobre in trasferta contro il Montecchio Maggiore.

CRONACA

Al 2’, prima occasione della partita: scambio Corbanese-Arcopinto, quest’ultimo crossa sul secondo per De Carli, che di testa indirizza sopra la traversa. Al 28’ occasionissima per l’Adriese: calcio d’angolo dalla destra di Maniero, Ekblom di testa gira verso la porta ed è provvidenziale il salvataggio sulla linea di Svidercoschi. Nove minuti più tardi arriva il vantaggio ospite: Gasparini dalla sinistra fa partire un cross preciso sul secondo palo, dove è appostato Gioè che di testa insacca.

Nella ripresa, al 56’ pareggia la Dolomiti Bellunesi: Arcopinto serve Corbanese sul secondo palo, che di prima appoggia in rete. Ma passano solo 3’ e i rodigini tornano in vantaggio: dopo un’azione corale, Moras serve al centro Forapani che calcia potente sotto la traversa. A 10’ dal termine, arriva il tris: Martimbianco semina il panico, si incunea in area e lascia partire un sinistro che si insacca a fil di palo, alla destra di Virvilas. Al 90’ Corbanese di testa mette di poco a lato.

Dopo 5’ minuti di recupero il direttore di gara pone fine alla contesa, decretando così la vittoria per i rodigini.

Ora la Dolomiti Bellunesi riprenderà come di consueto martedì gli allenamenti a Sedico, per preparare la prossima sfida in trasferta. Domenica 22 gennaio alle ore 14.30, i ragazzi guidati da mister Zanin saranno di scena allo stadio comunale “Beppino Tonello”, ospiti dei padroni di casa del Torviscosa. Nella gara di andata s’imposero i dolomitici 2-0 grazie alle reti di De Paoli e Artioli.

LE PAROLE DEL MISTER

«Quando giochi contro queste squadre devi essere perfetto in tutto», dichiara mister Diego Zanin.

«È un peccato perché abbiamo fatto una buona gara, anche se non dovevamo concedere il terzo gol e rimanere in partita fino alla fine. Siamo riusciti a metterli in difficoltà, anche tatticamente, ma sappiamo che le grandi compagini al minimo errore ti puniscono. Ho visto una squadra che ha sbagliato meno di domenica scorsa a Villafranca Veronese, e che fino al termine ha lottato. Dobbiamo essere consapevoli delle nostre certezze e fare il nostro campionato a partire dalla prossima sfida».

I cali di tensione sono da evitare: «È la seconda volta che subiamo gol dopo averlo realizzato. È un nostro limite e quando hai queste interruzioni può essere un merito avversario, ma anche un nostro demerito come in questo caso. I ragazzi hanno fatto di tutto per mettere in difficoltà l’Adriese ma il passivo crea molto rammarico».

Foto di Giuseppe De Zanet

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