In Italia per amore, a Misurina in vacanza, in manette per traffico di droga. E’ finito male il weekend tra le Dolomiti per A.D, quarantasettenne serbo, arrestato nella notte tra sabato e domenica dagli uomini della Squadra mobile di Belluno e del commissariato di Cortina. 

Sull’uomo pendeva infatti un mandato di cattura internazionale per traffico di droga. Curiose, però, le modalità con le quali è stato scoperto. L’allerta, infatti, è scattata non appena il quarantasettenne si è registrato in una struttura ricettiva di Misurina, dove intendeva passare qualche giorno di relax. L’uomo, che poi risulterà essere di stanza nel Vicentino da qualche mese, per amore, si sentiva evidentemente tranquillo, tanto da usare senza problemi i suoi veri documenti.

Non appena inseriti i suoi dati nel sistema di registrazione degli alloggiati, però, dalla banca dati Interpol è emerso che sulla testa del serbo pendeva un mandato di arresto internazionale a fini estradizionali verso il Montenegro, emesso il 29 luglio di un anno fa dall’Alta corte di Podgorica, per il reato di “creazione di organizzazione criminale”, che prevede una pena massima di 15 anni di reclusione.

I fatti contestati erano avvenuti dal 2017 al 2020: secondo l’accusa A. D. era stato componente di un’organizzazione criminale che si occupava a livello internazionale di navigare via Atlantico dalle Canarie ai Caraibi per il trasporto di cocaina dal Centro America all’Europa.

Dopo il fotosegnalamento che ne confermava l’identità e a seguito dell’invio da parte del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia degli atti inerenti gli illeciti contestati a suo carico dalle autorità del Montenegro, il quarantasettenne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Baldenich, in attesa di essere estradato.