Il patrimonio museale della provincia in un’unica mappa

Il patrimonio museale della provincia in un’unica mappa

Dalla A di Alano alla Z di Zoppè. Da nord a sud, da est a ovest, sono stati raggruppati tutti i musei della provincia di Belluno. E sono stati inseriti in un’unica mappa che ha il compito di promuovere il patrimonio museale del territorio. Con queste premesse, è stata presentata oggi la cartina dei musei, un progetto che vede la stretta collaborazione tra l’ente Provincia e la Fondazione Dmo Dolomiti Bellunesi.

«È la prima volta che tutti i principali musei bellunesi vengono inseriti in una mappa unica di promozione territoriale, grazie alla sinergia Provincia-Dmo, con il consigliere Danilo De Toni, e al lavoro del servizio Cultura» spiega il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Questa cartina è uno strumento molto importante per veicolare le proposte culturali della nostra provincia e anche per promuovere la rete museale, che ha diverse eccellenze, spesso poco conosciute, curate dall’impegno e dalla passione di associazioni e volontari che rendono fruibili i nostri musei». 

LA MAPPA

La mappa prende le mosse da una prima ricognizione dei musei fatta nel 2012 dal Rotary Club, su idea di Maurizio Busatta. E sviluppa quell’idea, diventando un prodotto di facile divulgazione a misura di turista. Presenta il territorio bellunese suddiviso per vallate, seguendo la stessa impostazione del sito internet di destinazione turistica (visitdolomitibellunesi.com): Feltrino-Valbelluna, Zoldo-Falcade-Alleghe, Cadore-Tre Cime-Comelico, Cortina, e Marmolada-Arabba. Per ogni area vengono individuati i diversi musei presenti, suddivisi per categorie (civico, tematico, naturalistico, storico-militare, archeologico, d’arte, etnografico). E sono indicate anche le eccellenze museali, vale a dire musei con particolare rilevanza storica, o di qualità delle collezioni presenti. In totale sono segnalati 69 musei, ognuno con le informazioni base per essere raggiunto fisicamente, telefonicamente e sul sito internet.

Completano la pubblicazione alcuni box informativi di rapida lettura sulla storia e sulla cultura del Bellunese per evidenziare alcuni musei rispetto alle specifiche di categoria in cui sono inseriti. E c’è anche un Qr Code che rimanda direttamente al sito di destinazione turistica visitdolomitibellunesi.

La mappa dei musei rientra nel progetto “Vivere le Dolomiti”, finanziato con Fondo Comuni confinanti e si pone a coronamento dei vari strumenti che sono stati via via pubblicati e distribuiti, con la grande novità di essere il primo mezzo promozionale cartaceo realizzato con la veste grafica del nuovo brand. Rappresenta uno dei pilastri della strategia di brand, quello culturale (gli altri sono avventuroso, autentico, spettacolare). È stata stampata in circa 4mila copie, in italiano, e sarà distribuita attraverso gli Iat e i consorzi di vallata. 

«Nel mondo digitale stampare una carta dei musei può sembrare anacronistico ma è uno strumento ancora molto richiesto nei nostri uffici turistici» spiegano Valentina Colleselli, direttrice Fondazione Dmo Dolomiti Bellunesi, ed Elisa Calcamuggi, responsabile marketing. «Le persone che visitano le Dolomiti Bellunesi arrivano con diverse motivazioni di viaggio – ogni target ha la sua specificità – ma comunque passano dallo Iat e raccolgono depliant e carte per conoscere l’offerta turistica. Questa carta colma un vuoto che esisteva da tempo sulla proposta culturale del nostro territorio ed è agganciata al digitale perché a ogni singola proposta corrisponde il dettaglio sul web. In questo modo il visitatore è aggiornato sulle proposte e i programmi di visita».

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