«Belluno perde un altro pezzo, nell’indifferenza dell’amministrazione comunale. Ancora una volta a favore di Ponte nelle Alpi». Ad affermarlo sono Paolo Gamba e Roberta Olivotto, legati al gruppo di minoranza “Belluno è di tutti”.
«Il centro storico è privo di un negozio generalista di alimentari, due attività di piazza delle Erbe hanno chiuso i battenti. E intanto Ponte nelle Alpi, il piccolo comune limitrofo, oltre ad accingersi ad ospitare Decathlon, accoglierà anche l’Eurobrico, che lascia così Belluno. Mentre il Comune si gingilla con progetti inutili e costosi come, udite udite, “l’acceleratore di idee e aggregatore di competenze” noto come Inlab, dei cui risultati nulla viene raccontato nelle Commissioni comunali, la Città, priva di attività produttive e sempre più impoverita di quelle commerciali, rischia di diventare la dependance di Ponte nelle Alpi, ma anche di Sedico e Limana».
Gamba e Olivotto puntano il dito contro Massaro e la sua giunta: «Deperisce il tessuto economico, ma anche quello sociale e deperisce pure il territorio, caratterizzato da mancate manutenzioni e dalla assoluta mancanza di ammodernamenti infrastrutturali, tanto che semplici asfaltature, attività ordinarie, vengono raccontate con iperboli straordinarie. Forse il sindaco, con questa mirabolante strategia, vuole fare diventare Belluno una città metropolitana?».
Ce n’è anche per il capogruppo di “Insieme per Belluno”, Massimo De De Pellegrin: «Impegnato nell’arrampicata sugli specchi della difesa dell’operatività delle commissioni consiliari, salvo poi contraddire se stesso, là dove dichiara che la Commissione per il Nevegal è stata snobbata da molti. Ricordiamo al consigliere De Pellegrin che il primo a snobbarla è stato il sindaco. Così come per Inlab, le commissioni comunali non vengono mai convocate per informare o coinvolgere i consiglieri in un lavoro progettuale, ma solo, stancamente, in ossequio alle procedure».
