Il keniano Isaac Kipkemboi Too (Run2Gether) vince la ventunesima edizione della Cortina-Dobbiaco Run con il tempo di 1h38’47’’. Tra le donne, invece, è l’etiope Meseret Engidu Ayele (Gs Il Fiorino) a tagliare per prima il traguardo.
Va in archivio con un bilancio lusinghiero la “Corsa delle Dolomiti”, anticipata da “Cammina Gustando”: ovvero, da una camminata enogastronomica che ha portato i partecipanti alla scoperta del lago di Dobbiaco, gustando il meglio dei prodotti tipici dell’Alto Adige preparati dallo chef stellato Chris Oberhammer del Ristorante Tilia di Dobbiaco.
Non solo: all’interno del Green Village, l’attore Sebastiano Gavasso ha interpretato un brano tratto del libro di Roberto Di Sante “Corri dall’inferno a Central Park”. Un momento emozionante che ha tradotto in un’opera teatrale all’aperto gli ultimi metri della maratona di New York corsa da Roberto Di Sante.
Un altro momento molto toccante è stato il racconto della storia di Sergio Cariati, che ha corso la sua prima Cortina Dobbiaco Run, in memoria della moglie, Emanuela Doddi, prematuramente scomparsa. Grande atleta, aveva vinto la prima edizione della corsa il 23 luglio 2000.
Gianni Poli, organizzatore dell’evento, è molto soddisfatto: «Portare a termine la “Corsa nelle Dolomiti” – ha raccontato – non è stato semplice, spostare la data a settembre era l’unica soluzione per riuscire a dare continuità al nostro evento. Il prossimo anno tutto ritornerà alla normalità con la data a giugno e il programma sarà completo». «Abbiamo ricevuto molti complimenti da parte dei concorrenti – ha concluso il vincitore della maratona di New York – per come abbiamo gestito questa particolare edizione. La soddisfazione dei nostri atleti mi rende orgoglioso e non posso fare altro che girare questi ringraziamenti a tutto il mio staff organizzativo»
