Potrebbe essere un giochetto estivo da Settimana Enigmistica: trova le differenze. Due fotografie, entrambe di montagna. La stessa montagna, roccia Dolomia.
Da una parte Canal San Bovo, Valle del Vanoi, Trentino. Poco meno di 1.500 abitanti, una farmacia, negozi, la chiesa parrocchiale… un paesino di montagna che nelle prossime settimane sperimenterà il progetto di “Coliving” lanciato dalla Provincia autonoma di Trento. Cinque famiglie otterranno una casa gratis. Nessun affitto, nessun mutuo: solo l’impegno a rimanere in paese almeno quattro anni e partecipare alla vita sociale della comunità. La notizia è di questi giorni. L’obiettivo è quello di aiutare la demografia e valorizzare il patrimonio abitativo pubblico. Ah sì: le case sono tutte dotate di banda larga e collegamento internet veloce. Che se qualcuno ha idea di trasferirsi a Canal San Bovo per fare smart working, non c’è nessun problema.
Dall’altra parte, Gosaldo, Agordino, provincia di Belluno. Un Comune da poco più di 500 anime sparse in una cinquantina di frazioni. Nessun bar, servizi quasi inesistenti. Dall’alluvione del 1966 nulla è più come prima: gli abitanti erano oltre 3.300 e le borgate abitate ben 99. Poi è passata Vaia e ha fatto un altro disastro. E l’alluvione del dicembre scorso ha calato il carico da novanta. La frazione di Ren (una manciata di case nell’alta valle del Mis) era collegata con due ponti fino a pochi mesi fa. I due eventi meteo hanno cancellato entrambi i ponti (uno dei due è salito agli onori della cronaca per essere crollato con una camionetta dei pompieri sopra, in foto). E oggi gli abitanti sono costretti a farsi il segno della croce ogni volta che piove.
Trova le differenze. Non è un gioco, è la dura realtà. Autonomia speciale e soldi possono fare la felicità. Della montagna, di sicuro.
