«I tamponi non saranno più ad accesso libero come è stato fino a oggi: il sistema rischia di andare in crash, come è successo a Treviso. La gestione è molto complicata, dobbiamo allinearci all’accordo nazionale». Lo ha confermato il presidente della Regione Luca Zaia, nella conferenza stampa oggi, in cui è stato introdotto il nuovo Piano di sanità pubblica in Veneto. «Viene garantito il tampone gratis a certe categorie, ma l’accesso diretto senza motivazione non sarà più assicurato. È necessario un servizio efficiente per il contact tracing, agli ammalati, ai non vaccinati con patologie. Non possiamo continuare a fare 50mila tamponi ogni giorno. In più, con tutti questi tamponi, dobbiamo distogliere personale dagli ospedali». Le novità scattano da domani (martedì 10 agosto).
I costi sono in linea con l’accordo nazionale: 8 euro per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, 15 euro sopra i 18 e 22 per chi non risiede in Italia. «Il virus continua a circolare – ha concluso Zaia – ma la proposta di rivedere i parametri ci ha dato ragione. Oggi, infatti, saremmo in zona arancione».