Un anno intenso, tra emergenze climatiche (come la grande nevicata di inizio anno) e il covid. Ma anche una nuova sede finalmente completamente operativa. I vigili del fuoco hanno festeggiato ieri la patrona Santa Barbara. Nella sede del comando provinciale, in via Col da Ren (negli spazi che furono della caserma Toigo) grande dispiegamento di autorità, a cominciare dal prefetto Mariano Savastano e dal presidente della Provincia, Roberto Padrin, accompagnato dal consigliere alla protezione civile, Massimo Bortoluzzi. Presente anche, per conto della Regione, il consigliere Giovanni Puppato. Intravisto anche il deputato Roger De Menech. E poi sindaci e assessori di molti comuni della Provincia.
Presente anche il vescovo, Renato Marangoni, che ha officiato la messa solenne. Alla quale è seguito il discorso ufficiale del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Antonio Del Gallo, che ha ripercorso un anno di attività e ringraziato tutti, vigili professionisti, volontari, le varie associazioni, per il grande lavoro svolto.
Nel 2021 i pompieri bellunesi hanno effettuato 5.753 interventi, contro i 3.997 dell’anno precedente. Il 44% in più, soprattutto a causa della grande nevicata di gennaio che ha impegnato i vigili del fuoco per settimane. «Quest’anno – ricorda Del Gallo – per numero di interventi siamo il terzo comando del Veneto». Il comandante provinciale ha poi ricordato come «la nuova caserma è finalmente pronta e operativa, anche se le implementazioni sono continue. Il comando provinciale così si appresta a diventare un polo di livello nazionale per quanto riguarda la formazione del personale».
Non solo: negli spazi dell’ex caserma Toigo sorgerà anche il nuovo Centro di coordinamento soccorsi della Protezione civile, saranno così concentrati in via Col da Ren anche le attività che al momento si svolgono all’aeroporto di Belluno.
Consegnate anche le croci di anzianità e i diplomi di lodevole servizio attribuite al personale dipendente. Infine, inaugurazione e benedizione del nuovo castello esercitativo di manovra, con lo srotolamento di un enorme bandiera tricolore.
