Ventidue relatori: imprenditori, esperti, manager e startupper. Quattro eventi tra panel e startup pitch. Oltre 330 minuti di diretta su Facebook, accessibile a tutti da casa in totale sicurezza. Sono solo alcuni numeri dell’Industrio Day, la conferenza sul futuro dell’Industria 4.0 e sui nuovi trend del manifatturiero organizzata da Industrio Ventures, acceleratore e investitore in startup industriali con quartier generale a Rovereto (TN) e nodi a Belluno, Bolzano, Tolmezzo (UD) e presto anche in Emilia-Romagna.
«Il contributo delle imprese e delle startup manifatturiere alla ripresa del Paese, dopo un anno durissimo a livello umano e sociale, ma anche economico, sarà imprescindibile – commenta Gabriele Paglialonga, direttore generale di Industrio Ventures –. L’innovazione sarà cruciale per tornare a crescere, ma in concreto quali saranno le tecnologie protagoniste dei prossimi anni? Come evolverà l’Industria 4.0, e quali saranno le opportunità per startup e pmi? In che modo alcuni dei territori più industrializzati d’Italia stanno raccogliendo la sfida? E quali sono i trend e i paradigmi emergenti negli Usa e in Germania? Abbiamo deciso di organizzare questo Industrio Day per capire meglio cosa ci riserva il futuro, e come stanno reagendo al cambiamento alcune eccellenze piccole e grandi del manifatturiero italiano e globale».
L’Industrio Day di domani (giovedì 26 novembre) sarà strutturato in quattro momenti diversi: dopo il saluto del presidente di Industrio Ventures, l’imprenditore Alfredo Maglione, ci sarà un primo panel (alle 11.10) dedicato alle trasformazioni dell’Industria 4.0; seguirà (alle 14) una tavola-rotonda e pitch con sei startup manifatturiere altamente innovative. Alle 15.10 si terrà un panel con autorevoli rappresentanti di quattro territori altamente industrializzati quali Belluno, l’Alto Adige, Reggio Emilia e la Carnia. Infine, alle 16.05 si terrà un panel, in inglese, per capire cosa succede nel resto del mondo, con uno speciale focus su due poli dell’innovazione manifatturiera a livello internazionale: Boston, hub della robotica e delle tecnologie verdi, e Dresda, capitale della cosiddetta “Silicon Saxony”.