Da oltre 30 anni il Rotary è impegnato a sconfiggere la polio. Sembrava un obiettivo impossibile, ma il traguardo è sempre più vicino.
Certo, non bisogna abbassare la guardia. Per questo, sono importanti la sensibilizzazione, la comunicazione e la raccolta fondi. Soprattutto oggi, in occasione del World Polio Day. Una lotta, quella contro la poliomielite, che in questi ultimi anni si sta combattendo principalmente in Oriente, ma che ha interessato per diversi decenni anche la provincia di Belluno.
Chi si ricorda dell’Istituto ortopedico elioterapico? Fu costruito nel 1952 a Santa Fosca, comune di Selva di Cadore, sopra i resti di un’antica frana, e rimase operativo fino al 1974. In questa struttura venivano curati i bambini colpiti dalla polio. Fra loro, Loris Paoletti: «Sono nato nel 1956 e, a soli sei mesi, è arrivata l’infausta diagnosi. Paralisi di entrambi gli arti inferiori dovuta alla poliomielite. La mia infanzia e tutta la mia adolescenza le ho passate in istituti come quello di Santa Fosca».
Nell’arco della sua vita, Loris ha subìto ben diciotto interventi: «Questa malattia ci ha fatto diventare subito adulti – prosegue – anche perché non si conosceva il significato di saltare o di correre».
In Italia i sopravvissuti alla poliomelite sono circa 70mila: «Se oggi ci sono meno bambini che soffrono di questa terribile malattia lo dobbiamo a tutti i rotariani che si sono spesi, a livello mondiale, con molteplici iniziative e raccolte fondi per la capillare diffusione del vaccino».
Ma c’è ancora un po’ di strada da completare: «Ogni donazione fatta contro la polio è una lacrima in meno per una mamma e un papà», conclude Paoletti. «Siamo dovuti diventare dei guerrieri. Abbiamo imparato tanto da questa malattia, soprattutto il senso dell’esistenza: ora la cosa più bella della vita è poter aiutare gli altri».
Il 24 ottobre, in tutto il mondo, si parlerà quindi della polio. Ed è necessario parlarne pure nel Bellunese: «Invito tutti a sostenere la “World Polio Day” – afferma Mariachiara Santin, presidente del Rotary Club Belluno -. Basta visitare il sito www.endpolio.org e dare il proprio sostegno, raccontare la propria storia, armarsi di solidarietà per sconfiggere un male che è curabile».
