Il nome è difficile da pronunciare ed evoca ricordi da far accapponare la pelle. Perché è successo solo 25 anni fa. E perché è stato – così lo definisce Amnesty International – il più veloce genocidio della storia. Srebrenica rimane un dramma che ha molto da insegnare; per la vicinanza nel tempo e nello spazio alla realtà quotidiana, ma anche perché è un paradigma di troppe tragedie nella storia e nell’attualità.
Proprio perché può insegnare, quanto è accaduto nella guerra dei Balcani diventa teatro civile, proposto agli studenti bellunesi. “A come Srebrenica” è una rappresentazione scenica di Roberta Biagiarelli, che sarà a Belluno sabato 18 gennaio, su iniziativa delle Scuole in Rete.
Lo spettacolo non è nuovo: il monologo è nato 22 anni fa ed è stato rappresentato più di 400 volte, anche in Spagna, e a Srebrenica. «Un monologo che condensa come pochi il senso della guerra etnica e l’orrendo imbroglio che nasconde…un piccolo gioiello», scrive Paolo Rumiz.
L’evento, aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori, fa parte del percorso “Dai Balcani una lezione per l’Europa” ideato e organizzato dalle Scuole in Rete in collaborazione con la Consulta Provinciale degli Studenti.
Lo spettacolo comincerà alle 10 e sarà seguito da un breve dibattito con l’attrice.