Niente studenti: quest’anno la generosità della Fondazione Protti si rivolge alla Protezione Civile. Cambia il destinatario, non la volontà di aiutare il territorio. Ecco quindi un assegno da 10mila euro, consegnato alla Provincia per le sue “tute fluo”.
La Fondazione, nata per ricordare la figura dell’avvocato Carlo Protti (deputato della Repubblica tra gli anni Sessanta e Settanta) e della moglie Maria Laura Bocchetti, solitamente organizzava le annuali borse di studio per gli studenti bellunesi che conseguivano il diploma di maturità con il massimo dei voti. Quest’anno, però, a causa della pandemia Covid, ha deciso di destinare diversamente il premio, dato che l’esame di maturità “d’emergenza” non rispetta i criteri previsti dal suo statuto. E la Provincia ringrazia. Palazzo Piloni ha già destinato la cifra donata: servirà comunque per la scuola. «Verrà impiegata nella formazione dei nuovi volontari di Protezione Civile – spiegano Serenella Bogana e Massimo Bortoluzzi (consiglieri provinciali delegati rispettivamente a Formazione e Protezione Civile) -. Crediamo sia un passaggio fondamentale per avere uomini e donne preparati ad affrontare ogni tipo di emergenza, nella speranza che situazioni come Vaia e il coronavirus non si ripresentino più».