Vicky, l’argentina giramondo che ama le Dolomiti: «Qui mi sento a casa»

Vicky, l’argentina giramondo che ama le Dolomiti: «Qui mi sento a casa»

 

Il giro del mondo ritratto dalla penna di Jules Verne durava 80 giorni. Quello di Vicky, un po’ di più: 4 mesi e mezzo. Ma la curiosità e la sete di sapere, conoscere, toccare con mano nuove culture sembrano tratte davvero da un romanzo. Tutto da raccontare.

SOGNO NEL CASSETTO
Da dove cominciamo? Ovviamente dalla protagonista: Vicky. Anzi, Virginia Lambertucci, giovane e intraprendente argentina con un sogno nel cassetto: girare il mondo. Solo che la maggior parte delle persone, quel cassetto, lo tiene chiuso a chiave. Vicky no: ha deciso di aprirlo lo scorso 12 settembre, quando dal Sud America ha preso il volo per raggiungere la Turchia. Quindi il Portogallo, la Spagna, Roma e poi ancora su, in Nord Irlanda, Irlanda, Scozia, con un’immancabile puntatina a Londra. Poi Bruxelles, Amsterdam, ancora Spagna con la capitale Madrid. E il ritorno in Italia: Torino, Genova, la Pianura Padana, Verona. E le Dolomiti: le montagne che hanno preso in ostaggio il cuore di Vicky. «È la terza volta che le visito – afferma la giovane argentina -. Perché in queste zone mi sento come in famiglia: felice».

TRE CIME E CORTINA
L’interesse per le montagne, diventate patrimonio Unesco, è legato pure al percorso scolastico: «Ho studiato Geologia, amo stare a contatto con la natura. Sulle Tre Cime di Lavaredo ho raggiunto l’apice della felicità: mi sentivo come un bimbo il giorno di Natale. Nessun dubbio, ci tornerò di sicuro». Ma c’è un altro luogo ad aver ammaliato la sudamericana: «Cortina d’Ampezzo è incantevole, riesce sempre a sorprendermi. Rimango a bocca aperta, mi guardo attorno e mi domando: “Dove siamo, come può esistere tanta bellezza?”. Sono estasiata. La neve? L’ho vista per la prima volta proprio in provincia di Belluno: un’emozione indescrivibile».

SOLA
Virginia viaggia senza compagni di avventura: «Tutti si sorprendono, anche perché sono una donna. E mi chiedono se ho paura. No, non ne ho. Per viaggiare sola, è necessario stare bene con se stessi. E a darmi la spinta decisiva è stato un fatto che ha cambiato la mia vita: ora vedo tutto sotto un’altra prospettiva. E ho deciso di cogliere ogni opportunità che si presenta». Ora il viaggio di Vicky proseguirà tra Egitto, Giordania e Israele. Le meraviglie che ha ammirato – e ammirerà ancora – in vari angoli del globo, sono infinite. Eppure, il pensiero di Vicky corre sempre lì: a quelle montagne che sanno accoglierti, abbracciarti e custodire le tue emozioni. Come se fossi a casa: «Il mio cuore è fra le Dolomiti». 

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