Il “core business” resta la lotta contro l’elettrodotto Terna. Ma nell’ultimo anno le attività si sono diversificate: sostegno al Nevegal, appoggio al Comelico contro i vincoli paesaggistici e attenzione ai temi di ambiente e rifiuti. È la lista delle cose fatte da Vivaio Dolomiti, presentata ieri sera all’assemblea dei soci. E il futuro? Qualcosa bolle in pentola, a partire dalla conclusione dei progetti in corso.
«Stiamo portando avanti la riqualificazione della rotatoria del Nevegal – spiega il presidente dell’associazione, Gianni Pastella -. Abbiamo regalato alla Provincia il progetto e 5mila euro, per la realizzazione. Sappiamo che a breve dovrebbe essere appaltato il cantiere».
Il progetto della rotatoria prevede un restyling completo della rotonda d’ingresso, quella che porta in Piazzale. Con illuminazione a led, profili in acciaio corten delle montagne e selezione di fiori e piante autoctone (erica, rododendri e ginestre). «La previsione è di tirare dei cavi a dicembre, per far diventare la rotonda un grande albero di Natale – continua Pastella -. Il nostro apporto al Nevegal parte da qui, da qualcosa di concreto. Avevamo portato anche altre proposte, come il Jeep Camp e un nuovo servizio di trasporto pubblico che collegasse Castion, il Colle e Quantin».
Vivaio poi si concentrerà sulla questione Terna. «Abbiamo preparato un dossier da portare alla Provincia – concludono dall’assemblea -. L’argomento elettrodotto non è sopito».