Percorsi interni anti-Covid e mascherine: ecco l’esame di maturità 2020

Percorsi interni anti-Covid e mascherine: ecco l’esame di maturità 2020

Studenti sui libri, scuole all’opera per la sanificazione. A cinque giorni dalla maturità 2020, il mondo scolastico si divide in tre. Un po’ come nel medioevo; solo che adesso non c’è chi combatte, chi lavora e chi prega (forse qualche maturando sì, ma non è certo la regola). Nell’era Covid, c’è chi studia, chi predispone la documentazione per le commissioni. E chi deve organizzare spazi, mascherine e compagnia. Un compito mica da ridere.

«Se gli esami si potranno svolgere in modo sicuro è grazie al lavoro di tutto il personale – spiega Gianni Cannarella, docente all’istituto Segato di Belluno -. Nella nostra scuola, ad esempio, si sono individuati percorsi interni per consentire diverse vie per l’accesso e per l’uscita dall’edificio; le aule sono state accuratamente misurate e predisposte in modo tale che tra tutti gli attori dell’esame vi siano le distanze minime previste dalle normative. E i locali vengono giornalmente igienizzati e sanificati. Non ultimo, la Protezione Civile ha dotato le scuole di mascherine in numero sufficiente per l’intero periodo degli esami e per tutto il personale coinvolto». Insomma, non sarà un party in maschera, la maturità. Ma solo perché manca la festa. Per il resto, mascherina e distanze. Ed esame vero e proprio, seppur in emergenza e solo orale.

«L’ordinanza del Ministero articola il colloquio in più fasi, necessariamente intersecate tra di loro, in cui lo studente dovrà dare prova di competenza nelle varie discipline e anche di capacità di collegare e raccordare i temi principali che saranno proposti dalla commissione – continua il professor Cannarella -. Per l’occasione il credito scolastico è stato rimodulato su 60 punti. Ciò testimonia la volontà del Ministero di attribuire grande valore alle attività svolte nell’arco degli ultimi tre anni». Valore attribuito anche all’ultimo anno, reso strano dall’emergenza Covid, ma non sminuito dalla didattica a distanza. «Tutt’altro – dice Cannarella -. La didattica a distanza ha creato un bel po’ di scossoni nella scuola, facendo emergere sia aspetti positivi sia negativi. Non credo si possa fare a meno, anche in futuro, degli strumenti che questa emergenza sanitaria ha costretto ad utilizzare: la piattaforma Moodle, messa in piedi per l’occasione al Segato, rimarrà anche nei prossimi anni e si prevede un suo potenziamento; gli strumenti per effettuare videoconferenze continueranno a essere implementati. Docenti e studenti si sono dovuti all’inizio adattare a questo nuovo modo di fare didattica, ma alla fine le lezioni sono state svolte e sono state fornite le competenze necessarie per il superamento dell’esame di Stato».

E la tesina? «Si tratta in realtà di un elaborato, che vuole sostituire la seconda prova scritta – conclude Cannarella -. Nel mio istituto gli studenti hanno ricevuto tutti il tema su cui svilupparlo e attendiamo di vedere i risultati. Per il resto, l’esame di maturità è la prova per eccellenza, sia per coloro che proseguono gli studi, in quanto si avvicina molto ad un esame universitario, sia per coloro che affrontano il mondo del lavoro. È un vero e proprio “rito di passaggio” e sarà così anche quest’anno».

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