Practice makes perfect, recita un vecchio adagio inglese. La pratica rende perfetti. E gli allievi della Scuola Edile ne fanno tanta di pratica. Nelle materie di indirizzo. Ma anche in inglese. Tutto grazie al coronavirus. Sembrerà strano, ma è così: nelle ultime settimane la lezione canonica è stata sostituita da qualcosa di diverso. Video su YouTube con sketch in perfetto inglese britannico, spezzoni di trasmissioni tv, e molto altro. Scenette divertenti di qualche minuto da guardare sullo schermo del pc, con domande di comprensione. È la proposta di Claudia Da Boit, docente di inglese nell’istituto di Sedico (centro di formazione professionale per operatori edili, elettrici e idraulici).
La professoressa Da Boit lo ammette: prima dell’emergenza coronavirus non utilizzava gli strumenti della didattica a distanza. Ma visto che le scuole sono chiuse, bisogna fare di necessità virtù. E la virtù, in questo caso, funziona benissimo.
«Quest’esperienza mi ha fatto aprire gli occhi su molte possibilità – dice Claudia Da Boit -. Ad esempio, condividere con i ragazzi file audio e video da guardare secondo i propri tempi fuori dalla scuola permette loro di scoprire capacità proprie che in classe scoprirebbero più lentamente, o rischierebbero di non scoprire affatto, a causa dei tempi scanditi dalle campanelle. Nell’apprendimento di una lingua straniera questo è un passaggio tanto importante quanto personale».
Per file audio e video non si intendono solo quelli “istituzionali”, le classiche lezioni pre-confezionate. Tutt’altro. Vanno benissimo anche video di sketch esilaranti. O spezzoni comici di trasmissioni tv. L’importante è che ci siano termini lessicali da cogliere in mezzo al parlato. «YouTube si è rivelata una preziosa fonte di materiale per integrare le lezioni che online svolgo comunque con il riferimento del libro di testo che i ragazzi hanno in dotazione – spiega Da Boit -. In questi giorni sto selezionando alcuni video, possibilmente con interesse professionalizzante che permette ai ragazzi di acquisire una terminologia inglese legata alla professione che svolgeranno; poi allego delle attività da svolgere, come domande di comprensione. Questi strumenti si sono rivelati utili ed efficaci nel momento in cui ho dovuto iniziare a lavorare secondo nuove modalità e improvvisamente. Tutto nuovo, tempi strettissimi, materiali da riadattare… i primi giorni sono stati faticosi ed emotivamente importanti, perché c’era anche il desiderio di fare bene da subito».
Alla Scuola Edile, tra l’altro, è in uso una piattaforma ad hoc per la didattica a distanza: «Edmodo – spiega la professoressa Da Boit – che consente agli insegnanti di condividere contenuti, assegnare quiz, compiti e gestire la comunicazione tra docenti, allievi e genitori. Devo proprio dirlo: la didattica a distanza presenta molte meno criticità di quello che si potrebbe pensare».