Le streghe e la loro valle: a Sitran, in Alpago, la leggenda ancora “urla”

Le streghe e la loro valle: a Sitran, in Alpago, la leggenda ancora “urla”

 

Secondo la leggenda, a Sitran, in Alpago, vivevano delle orribili streghe. Da qui il nome “Valle delle Streghe”.

I loro capelli, nero corvino, erano arruffati e arrivavano fino ai piedi.

Il naso? Lungo e aquilino, come il becco di un rapace.

Gli occhi grandi, bianchi, tondi come chicchi di grandine.

Lunghe gonne strizzate in un corpetto, ricamato con i colori rubati all’arcobaleno. Quando l’arcobaleno non bastava, rubavano i colori persino all’erba e alle verdure dei poveri agricoltori. 

Di venerdì, risalivano la valle e si trovavano a Sitran, a ballare e sghignazzare, provocando paura fra gli abitanti della zona.

Per pettinare le chiome nodose, usavano i rastrelli che servivano ai contadini per raccogliere il fieno.

Pettinarsi con un rastrello non era proprio indolore e urlavano ancora più forte.

Stremati, gli abitanti di Sitran chiesero aiuto al cielo. E il cielo rispose con un violento acquazzone che costrinse le streghe a scappare.

Da allora sono rintanate nelle spelonche della valle e si dice che, durante i temporali, le loro urla si sentano ancora forti e chiare.

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