Torna “Se Desmonteghea”: diverso, senza tendone e senza la sfilata di rientro delle bestie dall’alpeggio, ma anche in questo anomalo 2020 l’evento ci sarà.
«Rimangono intatti il nostro spirito – affermano gli organizzatori del Gruppo Folk – Union Ladina Val Biois – la cura nella ricerca di un programma legato alla tradizione, l’amore per la montagna e tutte le sue attività lavorative, la collaborazione di un’intera valle (nel rispetto delle norme imposte), i piccoli artigiani, i prodotti tipici, le eccellenze locali e gli animali».
Non è stata una scelta facile: «Dopo aver a lungo ragionato e lavorato già prima del lockdown, abbiamo deciso di riproporre un’edizione alternativa. Non potremo certamente accogliere la miriade di persone che ormai Falcade era pronta a ospitare nell’ultimo weekend di settembre, ma manterremo l’impegno». Da definire i contorni organizzativi: «Cercheremo di ricreare il clima che ci ha contraddistinto di edizione in edizione secondo una nuova modalità, su cui ancora stiamo ragionando».
L’evento va in scena ormai da 16 anni: «È uno dei più partecipati e attesi dell’Agordino. Quest’anno, però, non avrà le capacità, né le condizioni ideali per accogliere la mole di visitatori a cui eravamo abituati. In ogni caso, “Se Desmonteghea” è e resta la festa delle malghe, nella valorizzazione di una tradizione che il Gruppo Folk cerca di ricordare al meglio, proponendo scorci diversi di quella che era la realtà dei nostri nonni e bisnonni, fra cultura, enogastronomia, musica e balli. Sarà più piccola, forse più intima, ma riempirà comunque il fine settimana così tanto atteso».
Nel frattempo, è stato rinnovato il Consiglio direttivo del Gruppo Folk – Union Ladina Val Biois: a comporlo sono Mayra De Marco (presidente), Eddy Gaspari (vice), Danilo Marmolada, Giacomo Paolin, Antonella Schena e Alessio Xaiz.