L’ultimo dpcm parla chiaro: le fiere sono vietate fino al prossimo 24 novembre. E, di conseguenza, salta anche Arredamont.
O meglio, slitta. A Natale, come conferma il presidente di Longarone Fiere, Gian Angelo Bellati: «Il rammarico è evidente, ma un riposizionamento può essere l’occasione per nuove iniziative legate alle festività di fine anno».
Bellati non nasconde il suo disappunto: «Abbiamo investito molti soldi per garantire la sicurezza e la salute dei nostri espositori e visitatori, ma inutilmente a causa di un decreto che ci mette in estrema difficoltà e provoca ingenti danni economici. La cosa che ancor più ci rattrista è la totale mancanza di programmazione e strategia che questo dpcm dimostra, dato che solo una settimana prima, con il precedente dpcm, era stata consentita la possibilità di realizzare la fiera, dandoci quindi il via a importanti spese e investimenti».
Inevitabili gli strascichi: «Auspichiamo che il Governo sappia affrontare l’emergenza economica tanto quanto quella sanitaria mettendo subito a disposizione i necessari e cospicui finanziamenti a fondo perduto indispensabili per compensare le enormi perdite generate da decisioni imprevedibili che danno l’idea della totale ‘non comprensione’ del nostro settore. Segnaliamo anche, che fino a oggi, nulla o quasi nulla è stato previsto dal Governo per dare un concreto aiuto al settore fieristico in un momento di così grave difficoltà».
All’estero, sottolinea Bellati, la situazione è diversa: «Aiuti importanti, al contrario, vengono erogati dai Governi stranieri ai propri sistemi fieristici causando così ancora più difficoltà al nostro sistema fieristico; una situazione ‘non equa’ che ci rende impossibile competere sotto tutti i profili rischiando di farci cadere in una ‘voragine’ da cui ben difficilmente si riuscirà a risalire con il rischio di porgere il fianco a eventuali acquisizioni da parte di enti stranieri».