Tre giovani sarte a servizio della comunità: le mascherine sono “made in Tambre”

Tre giovani sarte a servizio della comunità: le mascherine sono “made in Tambre”

 

I giovani nell’epoca del Coronavirus: svogliati e annoiati? Inchiodati davanti a un telefonino o allo schermo del televisore?

Luoghi comuni. Per smentirli, basta andare a Tambre e bussare idealmente alla porta di Amelia Bona, Ester Zampieri e Laura Azzalini. Tre amiche che non hanno esitato a dedicare il loro tempo alla collettività. E a mettere a frutto la loro abilità di sarte. Sì, perché con ago, filo, tessuto e macchina da cucire, il terzetto di giovani ha mirabilmente avviato la produzione di mascherine lavabili.

Sono circa un centinaio quelle già donate al Comune. E proprio i vertici amministrativi hanno poi suddiviso e consegnato i vari pezzi agli operatori locali, assieme alle mascherine regionali. «Questo è lo spirito dei nostri giovani – commenta l’assessore Lucia Della Libera -. Con intraprendenza e tanta concretezza hanno scelto di condividere le loro doti. Ringraziamo Amelia, Ester e Laura per l’importante gesto di solidarietà a nome dell’intera comunità di Tambre». 

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