Novembre da record: mai così piovoso nell’ultimo quarto di secolo. Qualche idea sull’andamento a dir poco uggioso del mese appena andato in archivio dovevano già averla, i bellunesi. Adesso però arriva l’ufficialità: l’Arpav conferma che le perturbazioni di novembre hanno scaricato tanta pioggia quanta non se ne vedeva da 25 anni. Sono stati superati in diverse zone i record precedenti, registrati negli anni 2010, 2002 e 2000.
«Durante il mese sono caduti in media sull’intero territorio regionale 330 millimetri di precipitazione totale contro una media (1992-2018) di 130 millimetri circa» fanno sapere gli esperti dell’Arpav. «Gli apporti mensili sono risultati quindi molto superiori alla norma (+150% circa) e mediamente rappresentano i quantitativi di novembre più elevati della serie Arpav dal 1992».
La distribuzione delle precipitazioni sulla regione è stata, come spesso accade, crescente dalla pianura meridionale verso le zone montane: complessivamente si sono registrati dai 150 ai 300 millimetri su gran parte della pianura, dai 300 ai 500 millimetri sulle zone pedemontane e dai 500 ai 700 millimetri su gran parte delle zone montane. Con punte massime di 700-900 millimetri circa in alcune località bellunesi delle Prealpi e delle Dolomiti meridionali.
La pioggia abbondante è diventata neve alta in quota. Al 30 novembre gli accumuli complessivi di neve fresca hanno raggiunto e localmente superato i 2 metri di altezza sulle Dolomiti già intorno ai 1.600-1.800 metri di quota; intorno ai 2.000 metri la coltre bianca oscilla tra i 2 metri e mezzo e i 3 metri di altezza.