Il punto è stato messo. Ora resta da capire se si va a capo. Si volta pagina. O se, invece, bisognerà cambiare l’intero quaderno. O meglio, la stagione.
Perché l’annata 2019-2020, per il calcio dilettantistico, è a forte rischio. Nessuno, oggi, può affermare con certezza se esisteranno le condizioni per portare a termine i campionati dall’Eccellenza alla Terza categoria, passando per i tornei giovanili. Ma, nell’attesa, lievita un pensiero comune: fermiamoci definitivamente e iniziamo a pianificare la prossima stagione.
Pensiero che è già stato messo nero su bianco da nove società bellunesi (San Giorgio Sedico, Cavarzano Oltrardo, Limana, Fiori Barp Mas, Alpago, Schiara, Alpina, Gemelle e Ponte nelle Alpi). E che trova d’accordo pure il delegato provinciale della Figc, Orazio Zanin: «Qui sono in gioco tante situazioni che coinvolgono diverse persone e, direi, l’Italia intera come nazione. Considerati gli scenari che si profilano, per me il calcio si dovrebbe fermare. Tenere nel limbo dell’attesa migliaia, anzi, milioni di tesserati non vale la pena. Di sicuro la Lega Nazionale Dilettanti sta pianificando l’ipotesi peggiore e immagino che nel giro di qualche giorno ne sapremo di più».
Nel frattempo, la delegazione di Belluno ha bloccato ogni attività: «Salta pure il torneo Juniores dedicato all’amico Dino De Benedetti, che doveva iniziare sabato. In ogni caso, ringrazio le società che hanno sospeso tutto. in particolare quelle che, fin dal primo momento, hanno tutelato i bambini fermando l’attività giovanile con grande senso di responsabilità. L’augurio – conclude Zanin – è che questo dramma nazionale abbia fine il prima possibile. Speriamo di tornare al più presto ad aprire stadi e campi sportivi per vedere rotolare un pallone senza più paura».
