Annullate Sportful Dolomiti Race e 24 Ore: «Scelta sofferta, ma inevitabile»

Annullate Sportful Dolomiti Race e 24 Ore: «Scelta sofferta, ma inevitabile»

 

«L’ora più buia». Ivan Piol cita Winston Churchill per annunciare in video-conferenza la decisione di far calare il sipario sulla Sportful Dolomiti Race. E sulla Castelli 24h, la 24 ore ciclistica di Feltre: «Le edizioni di quest’anno sono annullate. Se ne riparlerà nel 2021: l’11 e il 12 giugno per quanto riguarda la 24 Ore, mentre il 20 giugno toccherà alla Granfondo». 

Scelta soffertissima, quasi superfluo evidenziarlo: «Abbiamo valutato qualsiasi soluzione – prosegue il presidente del Comitato organizzatore – ma correre in giugno è improponibile. Anche perché i nostri volontari fanno parte del servizio sanitario o della Protezione civile. Ed è doveroso non chiedere loro un ulteriore sforzo per una manifestazione sportiva. Senza considerare che il quadro del contagio è ancora troppo nebuloso: riunire sulla linea di partenza migliaia di persone ci sembra inopportuno». 

Gli iscritti erano già 3500: «Il 25 per cento di origine straniera, con un incremento di circa 200 atleti. Un vero peccato, ma gran parte di questi iscritti non sarebbe stata presente. A proposito di iscrizioni, quelle già effettuate rimangono valide pure per la prossima edizione, con la possibilità di cederle». Più che un evento, la Granfondo è una famiglia: «Per questo ci comportiamo da genitori saggi. Portiamo a termine questa situazione di crisi e poi organizzeremo una grande festa». 

L’idea cova già sotto la cenere. Anzi, sopra l’asfalto: «È stato approvato il progetto per dare il via alla tabellazione del Croce d’Aune con una sessantina di nuovi cartelli. In questo senso, l’auspicio è di riuscire a promuovere una maxi pedalata con ciclisti da tutta l’Italia: magari per la fine dell’estate o l’inizio dell’autunno».

Un vero atto di responsabilità, ma l’amarezza degli organizzatori si tocca inevitabilmente con mano: «Nonostante Vaia e la neve – conclude Piol – siamo sempre riuscire a correre. Stavolta no, non ci sono le condizioni. Far slittare di qualche mese la Granfondo? Impensabile: con meno atleti – e per di più a corto di allenamento, visto che non si può uscire in strada – diventerebbe una manifestazione di serie B».

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