PalaLuxottica riconvertito: 3,5 milioni di mascherine già prodotte

PalaLuxottica riconvertito: 3,5 milioni di mascherine già prodotte

 

Luxottica e Fameccanica (Gruppo Angelini) hanno avviato la produzione di mascherine chirurgiche su larga scala.

E consegnato il primo lotto di oltre 3,5 milioni di dispositivi per la prevenzione del Covid-19: tutto ciò rientra nell’ambito del piano di approvvigionamento interno, varato dal Governo italiano e coordinato dal commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri. 

Per rispondere in modo adeguato e nei tempi previsti alla chiamata del Governo, Luxottica ha convertito temporaneamente il PalaLuxottica in avamposto avanzato, dal punto di vista tecnologico, per la produzione di mascherine, a beneficio della collettività.

All’interno del sito sono state avviate quattro linee produttive, progettate e realizzate in tempi record. Le macchine garantiscono la più elevata velocità produttiva oggi sul mercato e la necessaria flessibilità nell’utilizzo di diversi set up di materiali.

Il nuovo polo produttivo temporaneo sarà in funzione anche di notte per tutta la durata dell’emergenza. E per garantire la massima produzione giornaliera, fino a circa 3 milioni di mascherine. Nell’impianto saranno impegnate a turno circa cento persone per garantire il corretto funzionamento dei processi e il necessario controllo qualità.

«L’accordo con Luxottica e Fameccanica – spiega il commissario Arcuri – è un esempio virtuoso della collaborazione tra imprese private e istituzioni pubbliche in un momento così delicato della vita del Paese. L’Italia, all’inizio della pandemia, aveva una produzione pressoché nulla di mascherine. Oggi siamo praticamente all’autosufficienza». 

Soddisfatto pure Francesco Milleri, vice presidente e amministratore delegato di Luxottica: «Ci siamo impegnati fin dall’inizio della pandemia per proteggere la salute e la sicurezza delle sue persone e comunità. In questo contesto, abbiamo aderito alla richiesta di supporto da parte delle istituzioni a coordinare la risposta nazionale all’emergenza. Siamo orgogliosi dei risultati sinora ottenuti. Il nostro è un piccolo, concreto contributo che, messo insieme a quello di tanti altri potrà fare la differenza nella ripresa del nostro Paese». 

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