L’Alemagna è bloccata dal traffico? E allora, meglio deviare per l’abitato di Soverzene. Ormai è una costante. Un’altra di questa calda estate lungo le strade della provincia.
Solo che l’abitato in questione non può sopportare un numero tale di automobili. Tanto è vero che il disagio fra i cittadini soverzenesi è palpabile. Come quello del sindaco Gianni Burigo: «Ormai la gente conosce la viabilità alternativa. Fino a poco tempo fa, la nostra strada era preclusa ai non residenti. Ma, con grande senso di responsabilità, abbiamo pensato che non fosse il caso di creare ulteriori problemi a chi va al lavoro. E nemmeno al turismo provinciale. Così, ci siamo sobbarcati questo impegno. La quotidianità, però, è diventata estremamente complicata».
Anche perché sono aumentati in maniera sensibile gli incidenti: «Nonostante i dossi, le auto tendono a correre troppo – prosegue il sindaco – e a effettuare sorpassi azzardati. Io stesso ne sono testimone. Senza considerare i rischi per chi va in bici, costretto ad attraversare il ponte tra le vetture. Dal punto di vista della sicurezza, la situazione è critica. A tale proposito, stiamo potenziando la rete ciclabile per togliere il più possibile dalla strada i cicloturisti della Venezia-Monaco».
Burigo ha già portato alla luce le varie criticità ai tavoli tecnici: «La realtà è che la strada deve essere sistemata in alcuni punti. Per esempio, all’altezza del ponte di Provagna, anche se il territorio non è di nostra competenza. Qualcosa siamo riusciti a fare, grazie alla sistemazione della curva nei pressi degli impianti sportivi. E un’altra curva, quella del capitello. sarà interessata da un intervento a partire dalla metà di settembre, con l’inevitabile sospensione viaria per 15 giorni. In ogni caso, c’è bisogno di un supporto esterno per rendere la viabilità più fruibile e sicura».