Tre settimane di chiusura totale a fronte di pochi minuti di ruspa. Non è un giochetto filosofico sul senso del tempo. Perché via Montegrappa è la dimostrazione lampante di come il tempo sia relativo. La strada è stata riaperta: è questa la notizia. Poi c’è tutto il discorso sul come, annesso e connesso.
La provinciale era chiusa dal 20 giugno, proprio nel tratto di fronte a Villa Buzzati, per un piccolo crollo dal tetto del vecchio rudere che da anni tiene sotto scacco la carreggiata. Tre settimane intere di blocco e transenne, con lamentele delle attività economiche della zona. Poi giovedì sera (9 luglio) sono arrivate le ruspe. E ieri (venerdì 10) pomeriggio, in quattro e quattr’otto la vecchia casa è stata demolita. Le macerie rimosse dalla strada. E via: di nuovo aperta al traffico.
Ci voleva tanto? Domanda legittima, risposta complessa. Sì. Perché serviva l’ok della Soprintendenza per toccare il vecchio rudere cadente e pericolante. Il nulla osta è arrivato, congiunto a quello di Palazzo Rosso. E solo allora è stato possibile intervenire.
Il dato positivo è che non ci saranno più chiusure della strada. Almeno non in quel punto e non per crollo di calcinacci dalla vecchia costruzione.