Velocità ridotta, servizio a metà, prezzo inalterato. L’autostrada A27 rimane sotto i ferri. Lo è da almeno un anno, ma alzi la mano chi ha visto operai o mezzi muoversi nelle aree di cantiere.
Attualmente ce ne sono due: una subito dopo il casello d’ingresso, a Cadola, in direzione Venezia; l’altra appena dopo l’uscita di Vittorio Veneto Nord, dove la galleria è sempre ferma e si deve passare nella carreggiata opposta. Per chi fa il tragitto inverso, non cambia niente. Sempre corsie ridotte e limite di velocità prima a 60 orari, a 40 in alcuni tratti, come in una normalissima strada urbana. Il bello è che il pedaggio rimane fermo, non cala come la velocità: sempre 8,10 euro per i 72 chilometri che separano Cadola da Venezia (4,90 euro per l’uscita a Treviso Nord, 5,60 per Treviso Sud). E in un anno restringimenti e segnali non sono mai neanche stati spostati. Delle due l’una: o si tratta del cantiere più lento del mondo, oppure senza saperlo la A27 sta diventando la Salerno-Reggio Calabria.