Immondizie sparse e muri imbrattati: giovani vandali in azione a Ponte

Immondizie sparse e muri imbrattati: giovani vandali in azione a Ponte

 

Chi rompe paga. E chi sporca pulisce. Perché l’educazione e il rispetto del territorio sono alla base della vita di comunità. E allora, se qualcuno deraglia dai binari della civiltà, va riportato in asse.

Come sta cercando di fare l’amministrazione di Ponte nelle Alpi, insieme alla Polizia locale. Negli ultimi giorni, infatti, sono comparse diverse scritte sui muri del territorio: no, nessuna forma artistica e nessun bisogno di esprimere liberamente creatività e fantasia. Sono scritte che hanno la sola conseguenza di rovinare il patrimonio pontalpino: dal palazzetto dello sport al parchetto di via Zattieri, passando per il parco Ex Casa Rossa. 

Ed è per questo che i vertici amministrativi hanno deciso di correre ai ripari. Come spiega il sindaco Paolo Vendramini: «Abbiamo avviato il progetto “Pulisco ciò che ho sporcato: sono responsabile dell’ambiente in cui vivo”. All’inizio della fase 2, alcuni ragazzi hanno confuso la legittima voglia di libertà con la possibilità di sfogare il tempo trascorso chiusi in casa, ponendo scritte su muri di spazi pubblici e privati». 

Ma ci sono le telecamere, oltre agli occhi vigili delle persone: «Il sistema capillare di video-sorveglianza e il controllo di vicinato hanno individuato i responsabili. In un percorso condiviso tra famiglie, organismi preposti e servizi sociali del Comune, i ragazzi coinvolti saranno impegnati a ripulire le loro bravate». Fondamentale, però, sarà il contributo dei genitori: «Spetta a loro il compito più rilevante in termini di educazione. Per arginare questo fenomeno, il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale». 

Un’altra indagine è in corso con lo scopo di individuare un secondo gruppo di vandali, formato da ragazzi più avanti con l’età: «Meglio intervenire subito, con decisione – conclude Vendramini -. Stiamo parlando di casi isolati, ma è bene alzare la guardia. Con la speranza che il progetto appena avviato contribuisca a responsabilizzare le persone». 

Anche i componenti del Comitato frazionale esprimono il loro sconcerto: «Stiamo facendo il possibile per tenere in ordine e curata la zona del parco Ex Casa Rossa – afferma Andrea De Nard -. Trovarsi di fronte a questi atti è deludente: dispiace sapere che certi giovani si divertono a rovesciare cestini dell’immondizia e a imbrattare. E dispiace perché non è la prima volta. Solo venerdì scorso mi sono ritrovato a pulire vecchie scritte. Oggi, però, siamo punto e a capo: tanto è meraviglioso rivedere il parco di nuovo popolato dai ragazzi, quanto è frustrante assistere a continui gesti di vandalismo. Questa zona, intitolata alla memoria del nostro amico Alessandro Mares, ha un valore affettivo inimmaginabile: lì ci siamo cresciuti». 

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