Se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata che si prospetta di fronte al Bellunese è di quelle eccezionali. Turisticamente parlando, potrà essere un’estate da grandi numeri. L’antipasto si è visto ieri: montagna presa d’assalto, Valbelluna ancora protagonista e lunghe code di auto sulle strade. Il lockdown sembra qualcosa di lontanissimo. Ma perché il turismo sia protagonista della ripresa economica, serviranno programmazione e gestione, in modo da creare un volano economico favorevole al territorio. E da ridurre al minimo gli effetti negativi legati a una presenza “di massa”.
ALEMAGNA
Esempio? La statale 51. Anche ieri piena, come non succedeva da febbraio (prima della pandemia). Le code stavolta sono state quasi benedette, nel senso che hanno dato una percezione diversa della cosiddetta “fase 2”. Quel tocco di normalità che mancava da mesi. E anche la speranza (o la quasi certezza) che sarà così ogni fine settimana, fino a dopo Ferragosto, con flussi vacanzieri verso la Valboite, Cortina e Auronzo. Torna d’attualità però il problema del traffico e dello spaventoso ritardo nel Piano Cortina 2021 targato Anas.
VALBELLUNA
Potranno beneficiare dell’estate da turismo “di prossimità” anche diverse zone della Valbelluna, che anche ieri (prima della tempesta) hanno visto enormi afflussi di escursionisti e visitatori di giornata. Come la valle del Mis. Ieri erano centinaia le auto e le moto che hanno risalito la strada fino alla Soffia. Diversi anche i camper arrivati per il week-end lungo.
Viavai continuo anche in Sinistra Piave, a Valmorel, alla Grotta Azzurra, in Nevegal e nella zona dei Brent de l’Art. Bellezza naturale ricercata da migliaia di persone. Con qualche disagio per i parcheggi selvaggi a Sant’Antonio Tortal. E proprio dalla frazione trichianese arriva la proposta: «Serve qualcuno in grado di gestire tutto questo viavai, qualcuno che si impegni, qualcuno che faccia panini… insomma, qualcuno che tiri soldi al nostro paese». Già, l’occasione è d’oro. L’estate 2020 difficilmente tornerà.