«Se abbassiamo la guardia, a inizio giugno avremo un nuovo aumento dei malati»

«Se abbassiamo la guardia, a inizio giugno avremo un nuovo aumento dei malati»

 

Un appello diretto a tutti. Forte e chiaro. Perché le immagini di assembramenti, contatti ravvicinati e mascherine calate non sono passate inosservate nemmeno nel mondo della sanità.

Così, dopo l’ira del governatore del Veneto, Luca Zaia, arriva un richiamo anche dai vertici dell’Ulss 1 Dolomiti. E, in particolare, dal direttore generale, Adriano Rasi Caldogno: «Attenzione, non siamo assolutamente usciti dall’emergenza epidemiologica. Anzi, ora entriamo in una fase delicata. Una serie di elementi ci inducono a lanciare un appello alla responsabilità: verso se stessi e verso i nostri cari».

L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è determinante pure in questi giorni: «Perché i dpi ci consentono di abbattere in maniera molto significativa la possibilità contagio. Peraltro non si tratta solo di un’esortazione: indossare la mascherina al di fuori del contesto familiare è un obbligo. Ed è poi fondamentale il distanziamento sociale: tra noi e i nostri interlocutori deve esserci almeno un metro. Anche di più, se possibile». 

Sulla stessa linea di pensiero, il dottor Rodolfo Muzzolon, direttore dell’Unità operativa di Pneumologia del San Martino di Belluno e del dipartimento di Area specialistica: «Ho notato che spesso le mascherine non vengono indossate in maniera corretta. A metà faccia non sono efficaci. Non servono dei modelli particolarmente sofisticati, ne basta una chirurgica, che è in grado di bloccare le “goccioline”: ovvero, il principale veicolo attraverso cui il virus si diffonde».

Usare la testa? Ma anche le mani: «Vanno trattate con gel igienizzanti a base alcolica. È importante, non dobbiamo abbassare guardia. Perché i benefici che stiamo registrando ora, sono dovuti ai sacrifici fatti fino al 4 maggio. Di conseguenza, non devono essere diminuite le misure di prevenzione: in caso contrario, c’è il rischio di registrare un aumento dei malati all’inizio di giugno». 

Infine, l’invito del direttore Rasi Caldogno ai giovani: «Siate responsabili. Il virus può colpire tutte le classi di età». 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto