Senza tregua: il virus provoca altre tre vittime e colpisce anche in casa di riposo

Senza tregua: il virus provoca altre tre vittime e colpisce anche in casa di riposo

Il virus continua a uccidere. E per la prima volta in provincia di Belluno fa tre vittime nello stesso giorno.

Nel tardo pomeriggio di oggi infatti sono morti due dei pazienti ricoverati in terapia intensiva all’ospedale San Martino. Si tratta di un 75enne e di un 71enne, che da qualche giorno erano stati riscontrati positivi al Covid-19. L’Ulss 1 Dolomiti fa sapere che «sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità». Si tratta dell’undicesimo e dodicesimo decesso dall’inizio dell’emergenza. A cui però va aggiunta anche la tredicesima vittima, un’anziana ospite della casa di riposo di Puos d’Alpago.

Intanto il virus accelera di nuovo. Dopo qualche apparente rallentamento, oggi sono tornati a crescere in maniera rapidissima i tamponi positivi: 28 in mezza giornata. E il bilancio totale del Bellunese sale a quota 357. 

Il bollettino aggiornato alle 17 dell’Azienda Zero dice che sono 83 le persone ricoverate negli ospedali bellunesi: 76 in area non critica (53 a Belluno, +5 rispetto a stamattina; 11 a Feltre, +2; e 12 ad Agordo, +1), e 7 in terapia intensiva al San Martino.  Sono 1.170 invece le persone in isolamento domiciliare fiduciario, in quanto positive che non necessitano di cure ospedaliere o contatti di persone risultate positive.

RIORGANIZZAZIONE DEGLI OSPEDALI

Rimane ferma l’attività chirurgica non urgente. Prosegue invece la riorganizzazione per ricavare nuovi posti letto. Al San Martino sono stati attivati ulteriori 18 posti per pazienti Covid a bassa intensità al terzo piano del blocco medico per un totale di 34 posti letto. «I posti letto di media intensità sono 12 a Malattie infettive e 16 a Pneumologia Covid» fa sapere l’Ulss. «Il contenitore della Terapia Intensiva (9 posti letto) è stato allargato anche al gruppo operatorio di Belluno dove al momento sono stati attivati ulteriori 4 posti letto di terapia intensiva dedicati a eventuali pazienti Covid positivi. I pazienti in arrivo dal 118 che dovessero necessitare di ricoveri urgenti in terapia intensiva Covid negativi saranno centralizzati alla Rianimazione di Feltre».

CHIAMATA ALLE ARMI

Dopo Ermenegildo Francavilla, altri due medici rientrano in servizio a titolo gratuito per l’emergenza. Si tratta di Pierluigi Trevisan e Giuseppe Tormen, entrambi medici specialisti in anestesia e rianimazione, da poco andati in pensione. Inoltre, sono stati affidati altri due incarichi libero professionali ad altrettanti medici; a Leopoldo Torino (medico specialista) e Francesco Malfa (medico specialista in quiescenza). Rimane in servizio il dottor Stefano Capelli (fino al 31 luglio), direttore del Dipartimento Immunologia e Trasfusionale. Le assunzioni di personale aggiuntivo per l’emergenza Covid salgono così a 16. 

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