Rinnovo del consiglio provinciale: venti candidati per dieci posti

Rinnovo del consiglio provinciale: venti candidati per dieci posti

Provincia al voto. Domani (domenica 16 febbraio) urne aperte dalle 8 alle 22 a Palazzo Piloni, per il rinnovo del consiglio provinciale. Ma non votano i cittadini: la riforma Delrio ha declassato la Provincia a ente di secondo livello; quindi gli elettori sono solamente sindaci e consiglieri comunali in carica, in tutto 705 persone. Dovranno scegliere tra due liste, una di Centrodestra, l’altra di Centrosinistra. Perché stavolta (la prima volta nella storia delle elezioni post-Delrio) non c’è stata distribuzione geografica all’interno di un listone unico alla “volemose bene”; stavolta la contrapposizione partitica è stata più forte. Con il Centrodestra già convinto di fare opposizione.

Nella lista di Centrosinistra (Provincia Comune-Belluno 2030) sono candidati Walter Cibien (consigliere comunale a Belluno), Franco De Bon (consigliere provinciale uscente e sindaco di San Vito), Maria Teresa De Bortoli (Pedavena), Simone Deola (assessore a Borgo Valbelluna), Giustina De Silvestro (Domegge), Amapola Fairtloough (Val di Zoldo), Fabio Luchetta (sindaco di Vallada), Sonia Pauletti (Sovramonte), Paolo Perenzin (sindaco di Feltre) e Paolo Vendramini (sindaco di Ponte nelle Alpi). Per il Centrodestra (Protetto Dolomiti, lista nata dall’alleanza Lega-Fratelli d’Italia), corrono Serenella Bogana (vice presidente provinciale uscente e sindaco di Alano), Massimo Bortoluzzi (consigliere provinciale uscente), Max Enrico Cordella (Val di Zoldo), Danilo De Toni (sindaco di Alleghe), Nadia Forlin (Feltre), Benedetto Gaffarini (Cortina), Ivan Minella (consigliere provinciale uscente e sindaco di Santa Giustina), Elisa Monticello (Seren), Dario Scopel (sindaco di Seren) e Maria Antonietta Toffoli (Calalzo).

I voti non sono tutti uguali: la legge Delrio prevede un sistema di ponderazione, per cui a ogni scheda corrisponde un punteggio diverso a seconda del peso demografico del votante. Per capire, il voto di un consigliere di Belluno vale 523 punti; quello di un consigliere di Zoppè 59.

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