Macroregione alpina: Confindustria ci crede e scommette sull’innovazione

Macroregione alpina: Confindustria ci crede e scommette sull’innovazione

Dimensione alpina. Confindustria Belluno punta all’innovazione. Una strada da percorrere insieme a tutti i territori che si affacciano sulle Alpi, dalla Francia alla Slovenia. È il progetto A-Ring, che l’altro ieri (lunedì 30 novembre) ha visto andare in scena il primo workshop nazionale, durante il quale sono stati presentati i risultati del sondaggio promosso anche tra le aziende bellunesi: innovazione, formazione, digitalizzazione e sostenibilità sono tra le priorità confermate dall’indagine.

«Il nostro territorio può crescere, guardare al di là della pandemia e programmare un futuro sostenibile solo se collabora con le eccellenze di tutta la montagna europea, sul fronte dell’innovazione – dice la presidente degli industriali bellunesi, Lorraine Berton -. Un fattore decisivo per rilanciare l’attrattività della nostra provincia e contrastare così lo spopolamento. In questo senso, la Macroregione Alpina è una realtà e una opportunità sulla quale investire per accrescere la competitività dei territori».

L’iniziativa A-Ring si colloca nell’ambito dell’Interreg Alpine Space – Spazio Alpino 2014-2020, un programma transnazionale europeo volto al miglioramento della cooperazione tra le regioni. Scopo del progetto è quello di individuare le priorità di Ricerca e Innovazione per l’arco alpino europeo, creando un network fra aziende, università e Istituzioni locali.

A guidare la cordata è il Polo Unimont dell’Università degli studi di Milano: oltre a Confindustria Belluno Dolomiti ci sono l’Università austriaca delle scienze applicate del Vorarlberg, il ministero dell’istruzione sloveno, la facoltà di pubblica amministrazione dell’Università di Lubiana, le due Università tedesche di scienze applicate di Kempten e Costanza, l’Autorità regionale del Burgenland, Regione Lombardia, l’Università della Svizzera italiana e Plastipolis, cluster francese di innovazione per l’industria delle materie plastiche e dei compositi.

«Metteremo insieme le migliori competenze tracciando la mappa dell’innovazione macro alpina, di cui Belluno deve necessariamente far parte – rimarca Berton -. Dal canto nostro, mettiamo a disposizione le esperienze maturate con l’Innovation Hub di Feltre, la Luiss Business School, il progetto Industrio Radar e tutte quelle iniziative che stiamo proponendo con successo sul territorio, con il coinvolgimento di startup innovative e imprese giovanili. L’obiettivo è la creazione di un ecosistema dell’innovazione che favorisca anche l’attrattività del nostro territorio, per talenti e investimenti».

Allo stesso tempo, all’interno del network europeo, l’associazione bellunese porterà la voce delle imprese di tutta la montagna italiana: Confindustria Belluno Dolomiti infatti coordina i lavori di Confindustria per la montagna e presiede i tavoli dedicati all’innovazione all’interno degli Stati Generali della Montagna, promossi dal Governo.

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