Anche per il 2020, il Soccorso alpino e speleologico Veneto avrà il sostegno della Regione Veneto: stanziato in questo senso, sono stati stanziati 700mila euro come contributo annuale all’attività.
«Attuiamo con piacere e riconoscenza – sottolinea l’assessora alla sanità Manuela Lanzarin – la convenzione triennale 2019-2021 in atto con Sasv-Cnsas, che prevede un importo massimo di 700 mila euro l’anno. Abbiamo scelto di erogare il massimo perché il Soccorso alpino, che opera nell’ambito del sistema di urgenza-emergenza Suem 118, è uno dei pilastri della sicurezza e del soccorso in montagna, in ambiente ipogeo e in tutti gli ambienti ostili e impervi del territorio”.
«Arrivano dove pochi avrebbero il coraggio di avventurarsi – aggiunge Gianpaolo Bottacin, l’assessore alla Protezione civile – sono coraggiosi e preparati, rischiano la vita per salvare vite, troppo spesso messe in pericolo da comportamenti imprudenti ai quali la montagna può non lasciare scampo. La gratitudine della Regione per questi uomini e donne deve essere quella di ogni cittadino che frequenta la nostra montagna e anche di chi ci vive».
Le attività per le quali è stato disposto il finanziamento sono molteplici: la preziosa formazione degli operatori, il soccorso vero e proprio con tutti i suoi aspetti organizzativi, tecnici e logistici, gli aspetti amministrativi, organizzativi e tecnici per l’attività del personale, l’adeguamento, ammodernamento e manutenzione delle dotazioni strumentali.
Il contributo regionale sarà erogato per il 70% (490mila euro) a seguito della pubblicazione della delibera sul bollettino ufficiale della Regione Veneto e per il rimanente 30% (210mila euro) a seguito di una relazione sull’attività svolta da presentarsi a cura del Soccorso Alpino e Speleologico entro il 21 febbraio 2021.