Il Partito democratico bellunese sceglie un luogo simbolico come Busche per parlare di territorio, ambiente e agricoltura di montagna: in particolare, il piazzale dove si affacciano tre cooperative simbolo della storia e delle eccellenze del settore primario bellunese (Lattebusche, Cooperativa Agricola La Fiorita, Valcarne).
«La Regione può e deve fare di più per sostenere agricoltori e allevatori di montagna, supportando tutte quelle realtà fondamentali nella cura e nella promozione del nostro territorio – afferma Monica Lotto -. Purtroppo in questi anni si è fatta sentire l’assenza di vere politiche regionali per la montagna, soprattutto nell’ultima legislatura, senza rappresentanti bellunesi all’opposizione che potessero fare da stimolo e mettere in luce le reali problematiche di questo territorio».
«Abbiamo bisogno di una Regione che supporti concretamente il rilancio dell’agricoltura di montagna – prosegue De Menech – prendendo spunto dalle migliori pratiche sperimentate nei territori limitrofi del Trentino e dell’Alto Adige e mettendo nero su bianco il differenziale montagna, perché vivere e lavorare a Belluno non è come vivere e lavorare in pianura».
Erano presenti all’incontro i candidati Edi Fontana («chi resiste e lavora nelle nostre terre svolge un ruolo fondamentale»), Maria Teresa De Bortoli («gli agricoltori e allevatori siano supportati nella loro opera di creazione di valore culturale, paesaggistico ed economico»), Cristina De Donà («serve un’opera di sensibilizzazione degli esercenti e dei ristoratori per utilizzare le materie prime del territorio da fornitori a km 0») e Adis Zatta («basta al regime di emergenza, serve una pianificazione di lungo respiro per la mitigazione dei rischi naturali»).