“Europa verde”, il Bellunese che pensa all’ambiente con una squadra giovane

“Europa verde”, il Bellunese che pensa all’ambiente con una squadra giovane

I candidati di "Europa verde Belluno".

“Qui ci serve il verde”. Non, però, quello della Lega. Ma quello, brillante, di “Europa Verde”, il movimento ecologista che corre al fianco di Arturo Lorenzoni nelle elezioni per il consiglio regionale del Veneto. Europa Verde ha anche la sua squadra bellunese, presentata ieri mattina al Centro Giovanni XXIII di Piazza Piloni.

Una squadra giovane, con quattro candidati sotto i 32 anni di età. Il primo nome in cima alla lista sarà pertanto quello del giovane Davide Cassisi, 26 anni di Agordo, laureato in Local development all’università di Padova dopo aver studiato economia alla triennale. Segue la prima candidata femminile Gioia Spiekermann, 26 anni di Sedico, neomamma e dipendente Luxottica dal 2015. Iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione linguistica alla Scuola Superiore Mediatori Linguistici di Belluno, mentre Alex Segat, 32 anni di Borgo Valbelluna, è laureato in Politica e diplomazia internazionale all’università di Padova. Tra un lavoro precario ed un altro conduce una piccola azienda agricola. Francesca Valente, 30 anni, è laureata in Lettere moderne all’università di Padova ed è giornalista professionista. Nativa di Feltre vive attualmente a Rimini per lavoro ma continua a impegnarsi per la provincia di Belluno, dove collabora tuttora con il Corriere delle Alpi. Infine, il più attempato della lista è Luigino Tonus, 63enne ingegnere di Santa Giustina, recente pensionato dopo oltre 25 anni di lavoro come dirigente tecnico della Provincia di Belluno, oltre ai 7 anni come funzionario dell’Ufficio regionale del Genio civile.

Chiari gli obiettivi del gruppo, raccolti in un programma elettorale che parla – e non potrebbe essere altrimenti – di sotenibilità. A partire dal turismo, declinato in un’ottica di tutela e consapevolezza del territorio. Grande attenzione ai temi della mobilità sostenibile, della filiera del legno (con il sogno di un villaggio olimpico costruito interamente con legno bellunese certificato), la costituzione del biodistretto agricolo con la valorizzazione delle produzioni tradizionali. E l’obiettivo di eliminare tutte le forme di riscaldamento inquinanti, a partire da legno, gasolio, metano.

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