Chi lascia la strada vecchia… e Forza Italia non lo fa. Gli azzurri restano fedeli a Luca Zaia. Nelle prossime elezioni regionali saranno ancora al suo fianco. Ma è una scelta figlia di un fattore ben preciso: l’autonomia. Da portare a casa, senza se e senza ma. Lo ricorda il coordinatore regionale Michele Zuin, salito ieri a Belluno per tenere a battesimo i cinque candidati bellunesi che lotteranno per un posto nel prossimo consiglio regionale. «Siamo stati i promotori della legge sull’autonomia del Veneto, e questa battaglia la vogliamo portare a casa. In tal senso abbiamo avuto la rassicurazione di Zaia, ecco perché saremo ancora al suo fianco».
Sull’autonomia punta anche il deputato azzurro Dario Bond, presente al lancio della campagna, per «gestire al meglio le risorse, al contrario del governo. Sono state fatte anche delle cose buone – commenta Bond – come i soldi messi per la sanità, che le Regioni dovranno essere brave ad utilizzarli al meglio. Ma gridano vendetta alcune norme contenute nel Decreto Agosto. Ad esempio il taglio del costo del lavoro del 30% solo per le imprese del sud. Il coronavirus ha colpito più duramente al nord, motore economico del Paese. Non possiamo lasciare indietro questi territori. Altrimenti, a novembre tra Veneto, Lombardia ed Emilia ci saranno 900mila posti di lavoro a rischio».
E per quanto riguarda la provincia di Belluno? Il nemico da affrontare, anche per Forza Italia, è lo spopolamento. Lo ricorda Dario Scopel, capolista e sindaco di Seren del Grappa. «Lo spopolamento è la somma di vari deficit: infrastrutture viarie, connessioni digitali, carenze nei servizi. Queste sono le nostre emergenze». Gli altri candidati sono: Fiore Buzzatti, consulente tecnico di 62 anni, attento al tema dell’imprenditoria giovanile; Laura Tabacchi, gestore del rifugio Bocchette sul monte Grappa e guida escursionistica; Lorenzo Bortoluzzi, già consigliere comunale a Belluno nell’amministrazione Prade; Maiza Gabriela Busatta, architetto brasiliano che ha scelto di vivere a Gosaldo.