La montagna frana: è anche colpa della legge Delrio. Sempre lei, la famigerata riforma delle Province, che ha svuotato gli enti di soldi e competenze, lasciandoli in vita per farli morire di stenti. L’esempio? Gli ultimi dissesti idrogeologici. Frane e smottamenti che dopo Vaia sono diventati una costante del territorio, specialmente quello montano.
Subito dopo il nubifragio di Auronzo, la Provincia ha mandato una ventina di uomini di Protezione Civile a dare una mano. «Li ringraziamo perché sono sempre pronti – ha detto il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato proprio alla Protezione Civile -. Purtroppo ci sarà ancora bisogno della loro disponibilità, considerato che le previsioni promettono nuovi temporali».
Proprio così. Temporali e fragilità. Del territorio, ma anche della possibilità di intervento. «La fragilità del nostro territorio emerge ancora una volta in tutta la sua forza – continua Bortoluzzi -. Per fortuna abbiamo i soldi del demanio idrico, che la Regione ci trasferisce totalmente, per poter intervenire sui dissesti. Il problema è che con la legge Delrio e il depotenziamento delle Province, non abbiamo le risorse umane per poter gestire tutte queste problematiche che puntualmente si presentano a ogni episodio di maltempo».