La montagna ha bisogno di strumenti diversi rispetto a quelli della pianura. Venezia lo sapeva bene, sei secoli fa. E adesso? Domanda legittima. A porsela è il presidente della Provincia, che ieri a Cibiana ha partecipato all’inaugurazione dell’opera murale realizzata da Mauro Lampo per celebrare i 600 anni della dedizione del Cadore.
«Un’opera d’arte che rende Cibiana ancora più bella, e che si inserisce nella tradizione dei murales – ha detto il presidente della Provincia Roberto Padrin -. Ma anche un’opera che rende la misura del senso di appartenenza, fondamentale per le comunità e anche per i nostri giovani. E racconta la storia e la specificità del nostro territorio. Quella specificità che sei secoli fa, con la dedizione a Venezia, ha permesso al Cadore di entrare nei possedimenti della Serenissima non in qualità di terra suddita, bensì con numerosi privilegi, tra cui attenzione particolare ai giovani e alle famiglie che curavano i pascoli e i boschi, a vantaggio anche della pianura. La montagna anche oggi avrebbe bisogno di regole diverse rispetto ad altri territori, perché vive di dinamiche ed equilibri diversi. I nostri paesi di montagna hanno una fortissima identità territoriale: rappresentano un patrimonio che non va disperso. Per questo ci servono strumenti diversi».