«Basiti e sconcertati». La segreteria provinciale del Sap di Belluno (Sindacato Autonomo di Polizia) esprime tutto il suo disappunto per l’improvviso stop alla dotazione della pistola Taser alle Forze di Polizia. 

«Il Taser – afferma il Sap – è uno strumento fondamentale per rendere maggiormente sicuri gli interventi. E a tutela anche di chi delinque. Durante il lungo periodo di sperimentazione, diverse sono state le operazioni eseguite in sicurezza e in maniera efficace. In 14 casi su 15, con il Taser a disposizione, il violento ha desistito e gli operatori non hanno usato la forza. Ci si chiede dunque cosa sia accaduto per arrivare a problemi di requisiti non idonei».

Entra in gioco la politica: «Vogliamo augurarci che il problema non sia altrove, che lo scetticismo di alcuni partiti di maggioranza non abbia imposto un rigore non necessario, visto che il tutto arriva a pochi giorni dalle esternazioni del responsabile della sicurezza del Pd, l’onorevole Miceli. Il quale si è detto molto, molto scettico sull’uso del Taser».

La situazione è fluida: «Ci riferiscono – conclude il Sap – di un ulteriore test, voluto solo qui in Italia e non si capisce il perché, che ha determinato il distacco di alcuni dardi su colpi esplosi nel vuoto. Fatto che non determina assolutamente l’inefficacia della pistola a impulsi. Auspichiamo che ci sia la volontà di risolvere la questione il più presto possibile, che non si cerchi di impantanare il percorso con mille rivoli burocratici. Il Taser è uno strumento utile e serve il prima possibile per dare maggiore sicurezza ai cittadini del nostro Paese e ai poliziotti».