«Rendere strutturali e permanenti nel tempo gli incentivi e gli strumenti previsti dal cosiddetto bonus edilizia». A chiederlo è Roger De Menech, che ha presentato un ordine del giorno nell’ambito della conversione in legge del decreto ‘rilancio’.
«La norma – sottolinea il deputato – rappresenta un necessario intervento per il rilancio di tutto il settore edilizio nazionale e lo strumento per garantire, soprattutto in questo particolare momento storico, lo sviluppo del settore in chiave di efficientamento energetico e di messa in sicurezza del territorio nazionale».
Il bonus prevede una detrazione pari al 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici sostenute dal 1. luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, nonché incentivi per il fotovoltaico e le colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
«In questa ottica – afferma ancora De Menech – particolare valore assume la norma per i territori dei piccoli comuni e di aree interne di montagna. È certamente positivo che il bonus sia stato da subito esteso alle seconde case: in un’area come il Bellunese, con decine di migliaia di emigranti che mantengono l’abitazione di famiglia nei paesi di origine, questo strumento contribuirà a evitare il depauperamento del patrimonio edilizio. Abbiamo comunque chiesto di rendere permanente oltre il 2021 la misura per tre motivi: sostenere il settore dell’edilizia; recuperare i centri storici dei piccoli borghi alpini ed evitare nuove colate di cemento e consumo di suolo».